Con l’arrivo di Gnome Shell il team GNOME ha voluto riproporre una parte dell’esperienza utente di Gnome 2 attraverso la sessione fallback la quale veniva utilizzata anche dagli utenti dove la scheda grafica non aveva l’accelerazione hardware.
La sessione Fallback riproponeva Gnome 2 riadattato in Gtk+3 anche se l’arrivo del progetto Mate DE ha portato una migliore integrazione oltre ad un’ambiente desktop più veloce e reattivo.
L’arrivo di LLVMPipe in Fedora 17 ha reso quasi inutile il mantenimento della sessione fallback, dato che grazie al progetto di Red Hat possiamo utilizzare l’accelerazione hardware anche su schede grafiche che non la supportano, Gnome Shell quindi può essere utilizzato su qualsiasi hardware.
La sessione Fallback inoltre ha portato molti bug e problemi ancora da risolvere da una migliore integrazione del tema, gestione degli applet ormai datati ecc.
Tutto questo ha portato la decisione da parte del team GNOME di rimuovere Fallback da Gnome 3.8 per concentrarsi esclusivamente nello sviluppo di Gnome Shell.
Matthias Clasen, sviluppatore Gnome, ha confermato in una recente mailing list la rimozione di Fallback in Gnome 3.8.
Questo porterà quindi una miglior sviluppo di Gnome Shell oltre a meno problemi legati a librerie ecc da utilizzare con Gnome Fallback.
Rimozione del codice e miglioramenti vari potrebbero rendere Gnome 3.8 ancora più performante e stabile.
Con la rimozione di Gnome Fallback arrivano i problemi per Ubuntu la quale dovrà riscrivere alcuni applet in Ubuntu 13.04.
Canonical aveva già in progetto la riscrittura degli applet come già indicato al recente UDS-R.