Tra le nuove province a migrare a LibreOffice troviamo Perugia, Bolzano, Cremona e Macerata, il passaggio da software proprietario al software libero farà risparmiare circa 100.000 Euro di soldi pubblici che in tempi di spending review rappresentano davvero qualcosa di molto importante.
LibreOffice e Linux sta diventando ormai una realtà non solo per enti pubblici ma anche per le imprese a confermarlo è anche una recente indagine di Suse che ha confermato come circa 80% delle aziende con oltre 500 dipendenti prediligano il software libero a quello proprietario.
Colgo l’occasione per ringraziare Italo Vignoli il quale oltre a segnalarmi la notizia ha indicato che:
“Purtroppo, c’era solo un giornalista, nonostante io avessi inviato a tutti l’agenda dell’evento come reminder. Mi spiace dirlo, ma se questa assenza è dovuta al fatto che io non ho fatto quel recall che tutti odiate, sappiate che la prossima volta vi massacrerò di telefonate. Se invece è dovuta al fatto che tutti voi ritenete che il software libero non fa notizia, quando porta esempi concreti di migrazione (cifre relative al risparmio comprese), sappiate che non tutti sono d’accordo con questa visione, visto che la Provincia di Macerata è già finita sulla newsletter dell’Unione Europea (https://joinup.ec.europa.eu/community/osor/news/italian-province-macerata-halfway-libreoffice-migration).”
Rispondo a questa critica fatta non solo a me ma anche altri blog, siti e giornalisti:
Se altri blog non trattano LibreOffice o il software libero perché non fa notizia penso che non riguardi lffl, in questi anni lffl ha sempre incentivato l’uso di Linux e del software libero.
La presenza di un solo giornalista all’evento fa un po riflettere, ma in Italia fa più notizia Belen che si sposa, le vicende giudiziarie di B, Balotelli che s’incazza ecc che dei comuni che, grazie al software libero, riescono a farci risparmiare soldi pubblici.