La seconda categoria, la vita sociale, è una spinta motivazionale molto forte. L’individuo inserito in una società deve sempre rapportare le proprie azioni a quest’ultima, tenendo in certi casi in maggior considerazione i legami sociali piuttosto che la vita stessa. Pensiamo al concetto di morire per la propria famiglia/per amore/la religione/il proprio paese.
L’ultima fase di questo processo è l’intrattenimento, non inteso come giocare ai videogame o guardare la tv, ma come qualcosa di intrinsecamente interessante e stimolante, una cieca passione che sta alla base delle nostre azioni. “È la ginnastica mentale richiesta dal tentativo di spiegare l’universo” (Linus Torvalds).
Esiste poi il denaro come motivazione, che è certamente utile come mezzo di scambio per le cose che ci interessano davvero, ma che di certo non potrà mai comprare né legami sociali né intrattenimento.
Gli hacker quindi vanno al di là dell’utilizzo del computer per sopravvivere e il computer diventa un mezzo per i propri rapporti sociali ma soprattutto è intrattenimento.
Linus Torvalds e l’open source sono quindi molto spesso correlati alle azioni hacker, anche secondo voi è vero tutto questo?
Ringrazio Stefano R. per la segnalazione e ringrazio anche Tommaso T. del portale hackerart fonte dell’articolo.