A quanto pare perfino in Corea del Nord sono molte le aziende che stanno utilizzando distribuzioni Linux come CentOS e Red Hat per le proprie infrastrutture.
L’arrivo della Circolare 63/2013 e la legge numero 134 del 7-8-2012 del Decreto Sviluppo 2012 dovrebbe finalmente portare nelle nostre amministrazioni pubbliche Linux e software liberi in grado non solo di farci risparmiare soldi ma anche a fornire una maggiore stabilità e sicurezza. A puntare su Linux e software open source troviamo molti paesi come ad esempio l’Uruguay, Spagna ecc fino ad arrivare nella Corea de Nord.
In Corea del Nord troviamo molte aziende che utilizzano Linux e software open source e questo non solo a causa della crisi che sta colpendo anche questo paese, la scelta di soluzioni libere ricade per una maggiore sicurezza e affidabilità per le varie infrastrutture.
In Corea del Nord troviamo molte aziende che utilizzano Linux e software open source e questo non solo a causa della crisi che sta colpendo anche questo paese, la scelta di soluzioni libere ricade per una maggiore sicurezza e affidabilità per le varie infrastrutture.
A segnalarlo è un recente post sul portale thevarguy.com, il quale ha indicato come in Corea del Nord molte azienda utilizzano software open source e distribuzioni Linux, tra queste troviamo ad esempio Korean Central News Agency che utilizza RHEL e il quotidiano Rodung Sinmun nel quale nei propri server “gira” CentOS.
A quanto pare Red Hat Enterprise Linux è la distribuzione tra le più utilizzate in Corea del Nord, sistema operativo che comunque non è gratuito che dispone di un’ottimo supporto tecnico in grado di poter collaborare con le aziende per mantenere sempre stabili e sicure le proprie infrastrutture.