I developer Wine stanno cercando di portare il “non emulatore” open source anche in Chrome OS di Google impresa che sembra attualmente impossibile.
Wine è un progetto open source che ci consente di avviare i software nativi per Microsoft Windows in qualsiasi distribuzione Linux.
Dopo aver raggiunto un’ottima stabilità e il supporto per i più diffusi software come Microsoft Office e Adobe Photoshop i developer del progetto WineHQ hanno iniziato a la lavorare a portare il “non emulatore” sia in device mobili Android e anche anche in Google Chrome OS..
Dopo aver raggiunto un’ottima stabilità e il supporto per i più diffusi software come Microsoft Office e Adobe Photoshop i developer del progetto WineHQ hanno iniziato a la lavorare a portare il “non emulatore” sia in device mobili Android e anche anche in Google Chrome OS..
I developer Wine hanno recentemente festeggiato un’anno di sviluppo della nuova versione di Wine per Android, progetto ancora in fase di sviluppo che sta portando i primi frutti e che presto potrebbe portare il rilascio della prima Alpha.
Se per Android l’arrivo di Wine sembra una cosa fattibile, portare il non emulatore in Google Chrome OS sembra un’impresa davvero molto dura. A quanto pare avviare Wine in Chrome OS via NaCL sembra quasi impossibile a causa del supporto per la sandboxing di Google e che non consente il completo accesso al sistema.
Se per Android l’arrivo di Wine sembra una cosa fattibile, portare il non emulatore in Google Chrome OS sembra un’impresa davvero molto dura. A quanto pare avviare Wine in Chrome OS via NaCL sembra quasi impossibile a causa del supporto per la sandboxing di Google e che non consente il completo accesso al sistema.
Michael Müller, developer di WineHQ ha spiegato in una recente mailing list come portare Wine in Chrome OS attualmente sia quasi impossibile a causa di Google e le limitazioni incluse nel sistema operativo che non consentono il completo accesso all’intero sistema. Wine inoltre non interessa a Google dato che l’azienda statunitense sta già cercando di risolvere questo problema grazie alla collaborazione con VMware che consentirà di utilizzare le applicazioni native per Windows all’interno di Chrome OS virtualizzandole in un server.