La corea del sud ha iniziato la migrazione da Windows a Linux e l’introduzione di tecnologie open source nei pc della pubblica amministrazione e governativi.
Sono molti i paesi che stanno prendendo in seria considerazione Linux e software open source per le proprie infrastrutture. Dopo l’Uruguay sembra il turno della Cina, Giappone e Corea del Sud paesi che stanno cercando un accordo per portare Linux nei propri pc come alternativa a Microsoft Windows. A quanto pare la Corea del Sud ha già iniziato a programmare la migrazione che dovrebbe terminare tra sei anni al termine del supporto di Windows 7, sistema operativo proprietario che verrà sostituito con Linux.
La migrazione da Windows a Linux farà risparmiare moltissimi soldi pubblici alla Corea del Sud che potranno essere investiti nel migliorare i servizi pubblici garantendo inoltre sistemi stabili e soprattutto molto più sicuri.
A quanto pare la Corea del Sud sembra intenzionata ad utilizzare tecnologie open source per le proprie infrastrutture a partire dai web server basati su Linux oltre alla varia documentazione che sarà disponibile ai cittadini nel formato PDF, formato ben supportato anche da Linux e device mobili.
La migrazione da Windows a Linux inizierà il prossimo anno con 10 amministrazioni pubbliche pronte a migrare da Microsoft al sistema operativo libero, negli anni successivi la migrazione si espanderà fino a completare tutte le pubbliche amministrazioni entro il 2020.
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