Monaco è un’esempio concreto di come Linux e il software libero possa far risparmiare molti soldi oltre a fornire sistemi più affidabili e sicuri.
La crisi economica sta facendo avvicinare molte pubbliche amministrazioni e aziende italiane a Linux e al software libero. Passare al software libero non solo conviene ma rende anche più sicure le varie infrastrutture garantendo stabilità anche con sistemi non recenti. Un’esempio è il comune di Monaco di Baviera completamente gestito da Linux e software open source, il quale ha risparmiato fin’ora più di 10 milioni di Euro di soldi che sarebbero serviti principalmente per l’acquisto delle licenze di Microsoft Windows e Office. Il comune tedesco ha deciso di abbondare “mamma” Microsoft investendo molto su Linux e l’open source già dal 2004 sviluppando negli anni una propria distribuzione basta su Kubuntu Linux con LibreOffice / Apache OpenOffice e altri software liberi come Firefox, Thunderbird ecc.
A segnalarlo è il blog Insights di Ubuntu, dopo che sono stati rilasciati alcuni dettagli riguardante l’operazione “The Big Switch” ossia la migrazione da Windows a Linux di ben 15.000 personal computer che fatto risparmio immediato di più di 10 milioni di Euro, soldi che sono stati investiti per migliorare i vari servizi comunali.
Per cercare di bloccare l’operazione “The Big Switch” avvenuta nel 2013, Steve Ballmer (ex CEO di Microsoft) ha tentato in vari modi di convincere il sindaco di Monaco di Baviera a mantenere Windows e Microsoft Office cercando quasi di “regalare” le proprie licenze e servizi vari.
Non la pensa cosi Jos Creese, CIO del Hampshire County Council, il quale nei mesi scorsi ha indicato che utilizzare software proprietari di Microsoft è più conveniente, stessa cosa la pensa Oracle, che al dipartimento della difesa degli Stati Uniti, ha consigliato di non prendere in considerazione software Open Source.
Il futuro delle pubbliche amministrazioni è “Open” o no?