Elementary OS, Wine, .exe e la filosofia open source
Sottotitolo: Cosa ne pensate voi lettori e cosa si inventa (vedi qui sotto) il team Elementary.
Per la serie: serve davvero Wine in Linux?
Beh, no. O sì? Facciamo… forse.
Ecco cosa scrive il team Elementary OS Dev Italia nel suo blog:
Che i file .exe e GNU/Linux non siano mai andati d’accordo è un dato
di fatto. Tutti lo abbiamo accettato, più o meno, tutti con uno spirito
diverso. Wine e Play On Linux comunque cercando si superare questo
ostacolo a volte riuscendoci. Il team di elementary OS non rimane
comunque impassibile a questi file, tanto dffusi quanto dannosi.
Presa di posizione condivisibile, non c’è che dire.
Così è apparso questo simpatico mockup targato Elementary, con le soluzioni che più volte vengono proposte:
- Cerca nel software center un rimpiazzo per questa app (comodo e veloce)
- Apri come archivio (e magari ottieni i file compilati da decompilare)
- “Sporcati le mani” e “Prova la fortuna con il layer di compatibilità” (alias: Wine).
È bello vedere bene in chiaro le principali opzioni. Ma ce n’era bisogno? O è ancora legna sul fuoco?
Abbiamo discusso sulla reale utilità di Wine e degli .exe in ambiente Linux. Il dibattito continua. È una questione di filosofia e di ideali, prima che di praticità.
Chi avrà il coraggio di essere il nuovo Stallman e di dire al mondo le scelte da fare? Chi vorrà prendersi la responsabilità di questo cambio?
Sarebbe come dire: bene, caro Bill Gates, ora vediamo quanto i tuoi danni saranno diffusi da noi Linuxiani. Vediamo se l’instabilità di Windows sarà portata su Linux.
Come dice Roberto (e in fondo questo è il suo blog e io sono solo “collaterale”):
nel 2011 esistono valide alternative ad applicazioni windows. solo per
giochi e alcune applicazioni professionali secondo me linux è ancora
indietro
Ormai il cavallo di battaglia per chi usa Wine è Photoshop. Cito ancora: “ma quello che io chiedo ma cosa ha in più photoshop di gimp. la facilità? quale funzioni ha in più perché sentendo molti utenti del settore la differenza non è cosi tanta” e ancora “Io non ho installato wine e ho ancora
Windows per usar Photoshop elements, perchè Gimp è un sostituto di
Photoshop solo per chi non ha mai usato Photoshop!”
E per i giochi, ha ragione Linux: “Il problema semmai riguarda quale ambiente di sviluppo utilizzano i
produttori di giochi, se OpenGL (Open) o DirectX (Ms). Nel mondo dei
giochi tutto è iniziato molti e molti anni fa, con OpenGl”.
Ma ognuno si tenga la sua opinione.
Senz’altro ci sono validi motivi per usare Wine.
Perché è pratico.
Perché ci sono alcune applicazioni di cui non potrei fare a meno.
Perché il passaggio non è così immediato, e ci sono ancora dispositivi utilizzabili solo su Windows.
Perché “Windows COSTA. Wine è gratis.”
Perché ho bisogno di testare le mie app multipiattaforma o le mie grafiche con altri browser.
Perché le versioni Linux delle app multipiattaforma sono bistrattate.
Perché “ci sono cose che non si possono fare con la stessa rapidità con linux e altre che non si possono proprio fare…”
Perché “se c’è una cosa che posso aver imparato dal mondo open-source è avere la mente aperta”. Poi, “chi non digerisce Wine è liberissimo di non usarlo”.
Ma perché, perché, bisogna sempre arrivare alle “QUESTIONI DI PRINCIPIO” l’unico principio che credo
debba essere perseguito è che l’informatica deve servire a rendere la
nostra “vita in analogico” più semplice. Quindi se per farlo uso un
software, un freeware o un ibrido cosa diavolo importa? E’ solo una
questione di scelta, piuttosto preoccupiamoci che ci sia SEMPRE una
scelta; che l’omologazione non porti alla chiusura mentale.