Quaranta il nuovo Album di Andrea Magini realizzato usando esclusivamente software liberi su piattaforma Ubuntu
Novità che farà felici non solo i fans si Andrea Magini ma anche tutti noi che amiamo il mondo open source. Difatti il nuovo album di Andrea Magini intitolato Quaranta è stato interamente realizzato usando esclusivamente software liberi su piattaforma Ubuntu. Una notizia che fa sicuramente felice tutti gli utenti che come me che da anni indicano che il software libero può essere usato anche in ambito professionale.
Fare musica in maniera diversa si può, anzi si deve! E non parliamo solo di sonorità o di nuove tendenze musicali ma di realizzazione tecnica, Andrea Magini artista indipendente lo ha dimostrato realizzando il suo ultimo album utilizzando esclusivamente software e tecnologia open source, a partire dal sistema operativo, “Quaranta” il nuovo album di Andrea Magini è stato infatti realizzato, registrato e mixato usando piattaforma Linux, e utilizzando solo software liberi (Ardour, Rosegarden, jackq etc. etc.) .
“Cercavamo da tempo una strada tecnologica che fosse in linea con la nostra etica indipendente, e quindi svincolata dalle logiche di mercato-spiega Andrea Magini- già da tempo licenziamo la nostra musica con licenze C.C e già dal mio precedente album “Oltre” avevamo fato i missaggi finali dei brani con Ardour, un software open source multipiattaforma totalmente gratuito distribuito in rete, quell’esperienza ci ha così favorevolmente impressionato che abbiamo deciso di compiere un passo estremamente radicale e abbiamo trasformato il nostro studio di registrazione passando da piattaforme con software proprietari a piattaforma Ubuntu, abbiamo letteralmente riesumato dei vecchi pc destinati alla rottamazione perchè non idonei a far girare i pesantissimi sistemi operativi e programmi attualmente in commercio ed abbiamo installato su questi computer Ubuntu e i software necessari, sia il sistema operativo che i software sono stai reperiti in rete e scaricati LEGALMENTE, e abbiamo iniziato la nostra sperimentazione, scendendo nel dettaglio abbiamo utilizzato Rosegarden per realizzare le sequenze midi e Ardour per registrare le tracce audio e missare il progetto, il risultato è stato ai nostri orecchi davvero eccellente, talmente eccellente che abbiamo deciso di pubblicare l’album !”
E a giudicare dai risultati di vendita il risultato è sembrato eccellente anche agli ascoltatori, ma quali sono i vantaggi che derivano dall’utilizzo di software libero? “ Innumerevoli!- Risponde Andrea Magini– innanzitutto i costi! Fare musica al giorno d’oggi costa, anche chi ha come noi ha la possibilità di avere uno studio di registrazione di proprietà deve spendere tantissimo per aggiornare i sistemi comprare nuovi plugin e nuovi software e aggiornare il parco hardware che diventa sempre più frequentemente poco performante e obsoleto, usando Ubuntu ed i software open source chiunque può realizzare il proprio album a costo praticamente zero con risultati professionali e porsi sul mercato ! Maggiore circolazione di idee e di pensieri musicali non possono che far bene alla musica! E poi non dimentichiamo che per usare Ubuntu non servono computer costantemente aggiornati, noi, ripeto, abbiamo letteralmente riesumato due computer che non avrebbero avuto assolutamente le caratteristiche per fare musica e che erano destinati alla discarica, E ci abbiamo realizzato un album dall’inizio alla fine! Non ci sono cd fisici, tutto si scarica da internet, non si cambia un pc all’anno portando in discarica il vecchio…abbattendo in questo modo l’impatto ambientale,poca gente si ferma a riflettere su questo ma è un punto sul quale noi siamo molto attenti, e poi c’è il fattore pirateria, è inutile nascondersi dietro ad un dito…in molti che non riescono a permettersi i costi di programmi e plugin costosi scaricano dei programmi crackati…..beh! Non serve! Passare a programi open source significa scaricare gratis e legalmente ed ottenere risultati professionali!”
Tutto molto bello…ma allora perchè non usano tutti l’open source? “ Perchè non è semplice settare il sistema – continua Magini- anche noi ci abbiamo messo quasi un anno per arrivare ad un settaggio ottimale del software e dell’hardware, ci vuole molta buona volontà e un po’ di spirito di sacrificio e di adattamento, all’inizio può sembrare complicato e quindi c’è chi getta la spugna e dice “Ma chi me lo fa fare” imparare nuovi programmi cambiare le mie abitudini, ma se si riesce ad uscire da questa credenza e da questa area di pseudo comfort che con il tempo ci siamo mentalmente create e si varca la soglia della sperimentazione ci si accorge che i vantaggi sono talmente enormi da meritare un po’ d perdita di tempo! E comunque alla fine non è che vogliamo dimostrare che sia più bravo chi fa musica con piattaforme open source rispetto a chi la fa con software proprietari…..o viceversa….vogliamo dimostrare che ci sono due strade e la possibilità di scegliere….!
Per maggiori informazioni consiglio di consultare il sito ufficiale di Andrea Magini, il canale ufficiale di Youtube e la pagina livestream dedicata.
Colgo l’occasione per congratularmi con Andrea Magini per aver scelto Linux e software liberi per la realizzazione dell’album.
Ringrazio Ufficio comunicazione Andrea Magini sopratutto Mario Bralli per la segnalazione, tendo inoltre precisare che l’articolo non è a scopo pubblicitario lffl si impegna solo a segnalare la notizia senza alcuno scopo di lucro.