Come ci spiega lo stesso autore, “il design usa un piccolo dash per le notifiche separato da quello per le ricerche, e basta cliccare sul bottone dedicato per far si che si aprano entrambi; con una visione d’insieme di ciò che ci necessita: sia per ciò che riguarda le ricerche, che per le notifiche.” Particolare attenzione è stata data anche ai dispositivi provvisti di schermo con tecnologia touchscreen, basterà infatti fare un “click” sull’applicazione interessata, e trascinare il dito verso destra per aprire il dash richiesto. Tuttavia, se si chiude il dash principale quello delle notifiche rimarrà aperto, in modo da risultare il meno invasivo possibile. Un altro beneficio è che le API saranno semplici da usare per gli sviluppatori che vorranno integrare le proprie applicazioni sul mini-dash come una sorta di widget, per avere un facile accesso alle funzioni comuni, come play e pausa su Rythmbox.
L’interfaccia Unity, criticata da alcuni ed apprezzata da altri, ha certamente portato un miglioramento per l’utente, con un desktop molto più user-friendly ma Ian Santopietro di System76 non si è certo fermato qui. La cura quasi maniacale per gli spazi tra una finestra e l’altra, le trasparenze ben scelte e le icone azzeccate sono certamente un punto di forza, ma ad esempio l’applet delle notifiche non è certo un bello spettacolo: così Ian ha deciso di reinventare Unity con un look completamente differente.
Inutile dire che l’idea è davvero azzeccata e sembra realizzata in maniera ottimale, peccato che ancora non sia disponibile per il download ma, viste le buone intenzioni del progetto, difficilmente dovremo aspettare molto.