Il ritorno di Paldo Linux, la rolling release dedicata ai non "smanettoni"
Una delle distribuzioni che amo utilizzare ogni tanto è Paldo Linux, che ormai da quasi un anno non utilizzavo a causa del passaggio ad Arch Linux su tutti i miei PC. Ultimamente però ho voluto reinstallare il buon vecchio Paldo e con soddisfazione ho notato molti miglioramenti per questa distribuzione.
Per chi non la conoscesse, Paldo Linux è una distribuzione indipendente basata su Linux From Scratch con ambiente desktop Gnome, e che utilizza come gestore dei pacchetti Upkg il quale include sia binari che un sistema di port presente in Gentoo con Portage.
Particolarità di Paldo Linux è quella di offrire un ambiente desktop Gnome “puro”; ossia senza alcuna personalizzazione e di essere rolling release, ossia non esiste alcun rilascio ogni 6 / 12 mesi dato che avremo sempre disponibili gli ultimi pacchetti aggiornati all’ultima versione stabile disponibile.
Paldo Linux viene sviluppata su due canali: uno stable ed uno unstable; nel primo troviamo tutti i pacchetti all’ultima versione stabile, mentre nel secondo invece troviamo pacchetti ancora in fase di sviluppo. Il team di sviluppo rilascia una ISO aggiornata settimanalmente per offrire all’utente un sistema già aggiornato post installazione.
Particolarità della nuova versione è che al primo aggiornamento (con upkg-upgrade) andranno ad installarsi font ed applicazioni che per motivi di spazio non sono presenti nel CD d’installazione, ossia: GIMP, LibreOffice ecc.
Paldo Linux come già detto, è una distribuzione rolling release e normalmente dopo alcuni giorni dal rilascio della nuova versione di un’applicazione o ambiente desktop troveremo disponibile l’aggiornamento. In data odierna troviamo Gnome 3.4.2, il kernel 3.4.2, Firefox 13, LibreOffice 3.5.4, GIMP 2.8.0 ed altro ancora; oltre ai vari codec e librerie aggiornate all’ultima versione stabile.
Il progetto Paldo purtroppo negli anni ha perso alcuni sviluppatori (uno di questi per esempio è Phil Miller, fondatore di Chakra Linux) ed è un peccato perché come release la reputo una delle migliori.
Paldo offre nei repository le principali applicazioni Gnome, e questo la rende una distribuzione non adatta per esempio al classico utente “smanettone” che vuole installare e subito (magari con facilità) nuove applicazioni.
Il team di sviluppo di Paldo punta a mantenere sempre aggiornate tutte quelle applicazioni “principali” come VLC, GIMP, Deluge, Emesene, ecc. Nuove applicazioni purtroppo non sono incluse, ma possiamo comunque installarle dai sorgenti o crearne i pacchetti grazie alle semplici guide presenti nel wiki ufficiale.
L’installer di Paldo è rimasto fedele a sé stesso nel corso degli anni: molto semplice da utilizzare, basta semplicemente indicare la lingua del sistema (Paldo di default post installazione è già completamente in Italiano) le partizioni, la swap, l’username con la password di root e l’utente “normale”; quindi aspettare 5 / 10 minuti che termini l’installazione.
Paldo non offre alcun package manager grafico, ma possiamo utilizzare upkg da terminale (i comandi principali li trovate in questa pagina).
Consiglio Paldo a quegli utenti che vogliono avere un ambiente desktop Gnome senza tanti fronzoli ed avere sempre le applicazioni aggiornate. Paldo inoltre è una distribuzione incredibilmente performante e reattiva (penso che sia anche più veloce di Arch) e stabilissima, basta dare un upkg-upgrade da terminale ogni 7 / 10 giorni ed avremo sempre la nostra distribuzione stabile, veloce e sempre aggiornata.
Complimenti al team Paldo per lo sviluppo della distribuzione.