Per chi non lo sapesse in KDE esiste un tool denominato KRunner il quale permette di effettuare ricerche mirate all’interno della distribuzione interagendo anche su alcuni applicazioni che online grazie alle estensioni dedicate.
Il suo scopo è quello di sostituire il classico “Esegui comando” Alt+F2 offrendo un’interfaccia grafica semplice che ripropone una barra di ricerca completamente personalizzabile.
Le funzionalità di KRunner sono moltissimi dalla classica ricerca di file o applicazioni alla ricerca di segnalibri, contatti, alla gestione del player multimediali, al calcoli con espressioni, alla ricerca web.
Dalle preferenze di KRunner possiamo decidere quali funzionalità aggiungere alle ricerche oltre a personalizzarle.
KRunner è un’applicazione già presente di default nel 2008 al rilasci di KDE 4 logicamente nel corso degli anni ha aggiunto molte più funzionalità e stabilità.
Come potete notare KRunner ha molte caratteristiche simili al Dash di Unity il quale ultimamente sta facendo molto parlare colpa del nuovo Lens Shopping il quale aggiunge alle ricerche anche i risultati dello store di Amazon proprio nella Lens Home (la prima che si avvia).
Tra le varie discussioni degli utenti Ubuntu arriva anche la privacy dato che i dati sensibili delle ricerche verranno inoltrate ad Amazon per offrire risultati più correlati con quello che noi cerchiamo, se ad esempio cerchiamo un’immagine nei risultati troveremo ad esempio fotocamere, cornici digitali ecc.
A questa discussione si è fatto avanti anche Sebastian Kügler noto sviluppatore di KDE il quale ha indicato che il team già da anni fornisce con KRunner una funzionalità simile il tutto però a rispetto della privacy degli utenti escludendo quindi di raccogliere dati sensibili a differenza di Canonical che gli fornisce ad Amazon. Sebastian Kügler ha indicato che KDE in questi anni ha supportato alcuni servizi del genere come Wikipedia oppure utilizzando alcune parole chiave è possibile attivare le ricerche su Google, Amazon oltre a DuckDuckGo un motore di ricerca famoso per mantenere la privacy degli utenti. Tutto questo KDE lo fa dopo il consenso da parte dell’utente nell’avere questo servizio e sopratutto non rilascia alcun dato sensibile a nessun servizio. Le ricerche dell’utente non verranno esportate a nessun servizio neppure se l’utente ha scelto di utilizzarlo con KRunner.
In questo link troverete il post di Sebastian Kügler fonte dell’articolo.
L’errore a mio avviso di Unity Shopping è quella di essere già attivo di default, non sarebbe meglio che solo l’utente interessato possa attivarlo? Proponendolo di default l’utente invece deve utilizzarlo a meno che non lo rimuova funzionalità che non è possibile dalle impostazioni di sistema (con un semplice tasto on/off ad esempio) ma solo rimuovendolo.