Il cloud sta diventando sempre più importante nel mondo attuale, e sono moltissimi i servizi che oramai si basano su questa tecnologia.
Per gestire questi sistemi di cloud è necessario usare sistemi appositi, e l’open source offre la sua proposta grazie al progetto OpenStack.
Il progetto è nato nel 2010 sotto l’impulso di NASA e Rackspace cloud, ed ora sono ben 150 le compagnie che hanno aderito al progetto, i membri platino (oltre alle due fondatrici) sono SUSE linux, Red Hat, IBM, HP, Nebula e AT&T, mentre tra i membri oro spiccano Intel, Cisco, Dell e Yahoo!.
Il software è completamente libero e viene rilasciato sotto la licenza Apache.
Il progetto ha riscosso moltissimo successo e pare aver raggiunto l’obiettivo di dare la possibilità a chiunque di fare cloud computing, anche usando hardware standard.
Il sistema operativo è modulare e si compone principalmente di 3 elementi: NOVA (per il computing), SWIFT (per lo storage) e GLANCE, per la gestione delle immagini di dischi virtuali. A ciò si aggiungono elementi per aumentare l’efficienza del networking e una dashbord user-friendly per la gestione del servizio.
OpenStack è un progetto di grosse dimensioni e dalle molte capacità, come testimoniano i numerosi membri di grosso calibro, che dimostra come l’open non occupi solo un settore di nicchia, ma che sia di fondamentale importanza per tutta la tecnologia e per il suo progresso.