Gentoo Linux è spesso conosciuta fra le distribuzioni linux come meta-distribuzione, ovvero una distribuzione che possiamo personalizzare a piacere nei minimi particolari. Gentoo Linux è una distribuzione abbastanza difficile da installare, e anche se è presente un installer grafico, per imparare a usare davvero questa distribuzione è necessario cimentarsi con la linea di comando. Rispetto alle altre distribuzioni, in cui sono presenti pacchetti precompilati, in Gentoo Linux tutto (o almeno quasi tutto) è compilato a partire dai sorgenti. Questo significa che tramite appositi strumenti di configurazione è possibile configurare i pacchetti che si installano nei minimi dettagli. Per esempio, se un pacchetto ha il supporto per varie applicazioni, o per vari desktop manager possiamo, prima di installarlo, verificare con quali flag di compilazione sarà installato.
Questo ci permette di avere, da un lato, completo controllo su tutto quello che viene installato e quindi una distribuzione ottimizzata secondo le nostre specifiche esigenze, dall’altro però ci troviamo a far fronte a lunghi tempi di compilazione. Per i pacchetti più corposi (firefox, openoffice) sono comunque presenti pacchetti binari, per accorciare almeno in quei casi la durata della compilazione. Gentoo Linux, comunque, permette di utilizzare anche dei pacchetti già compilati (sulla stessa distribuzione Gentoo o altre distribuzioni Gentoo) utilizzando un suo formato (tbz2). Questo significa che se abbiamo più pc con architettura similare (esempio tutti Pentium IV) possiamo effettuare la compilazione ottimizzata su uno e far si che gli altri sfruttino i pacchetti che abbiamo precedentemente compilato, abbattendo così i tempi di compilazione. Tra le altre features interessanti per accorciare i tempi di compilazione comunque sono presenti cache di file compilati e features di compilazione distribuita presenti all’interno della distribuzione stessa. Gentoo utilizza portage come sistema per la distribuzione dei pacchetti, e al momento conta diverse centinaia di migliaia di pacchetti. Chi installa Gentoo può decidere di crearsi un kernel tramite genkernel (che lo genera effettuando un probe sull’hardware che trova) oppure cimentandosi manualmente con la selezione dei parametri del kernel. Anche in questo caso serve senz’altro un buon background di conoscenze, o quantomeno di tempo a disposizione per imparare. Gentoo gira su tantissime architetture ed è sicuramente la distribuzione col maggior supporto in tal senso.
-Marco Bagnaresi