Green Computer presenta la nuova linea Eco Cube
Per chi non lo sapesse Green Computer è una nuova azienda Italiana che si dedica alla realizzazione, vendita ed assistenza di Mini PC capaci di ridurre anche fino al 70% il consumo energetico rispetto ad un PC tradizionale.
Mauro Serenello titolare di Green Computer ci ha segnalato i primi dettagli sulla nuova linea di pc denominata Eco Cube.
Una nuova linea si affianca a quella in attuale produzione con l’obiettivo di soddisfare la richiesta di macchine che, pur mantenendo come obiettivi primari i consumi quanto più ridotti possibile uniti a dimensioni contenute ed estetica raffinata, possano garantire un livello di prestazioni più elevato.
La nuova serie, che sarà disponibile dall’inizio del 2013, si chiamerà Eco Cube, i modelli saranno l’Eco Cube 3, non previsto di unità ottica, e l’Eco Cube 5 con unità ottica slot-in.
I nuovi modelli sono assemblati in case di nuova concezione, con qualità di costruzione come sempre elevatissima e con notevole spessore delle pareti di costruzione, ovviamente in metallo.
Monteranno alimentatori ad alta efficienza e bassa rumorosità, con possibilità di avere certificazione 80+, avranno la possibilità di installare sia hard disk tradizionali che unità a stato solido o entrambi, in modo da avere massime performance e capacità di archiviazione (ssd per sistema operativo e hard disk tradizionale per lo storage).
Come per tutta la produzione targata Green Computer i pc utilizzeranno schede madri in formato itx, con processori Intel I3 a basso consumo e dissipatori al top del mercato.
Tutti i modelli avranno sul frontale connessione Usb3 ad alta velocità, e saranno disponibili nelle colorazioni nero e grigio spazzolato.
La nuova linea Eco Cube, come per le altre, avrà una totale compatibilità con sistemi operativi Gnu Linux!
Aspettando il rilascio ufficiale della nuova linea Eco Cube di Green Computer consiglio di consultare la home page di Green Computer per avere maggiori informazioni sugli attuali pc in vendita.
Colgo l’occasione per ringraziare Mauro Serenello per la segnalazione.