Il numero uno di KWin abbandona ufficialmente tutti i rapporti con Ubuntu
Martin Gräßlin, principale sviluppatore di KWin, ha parlato dell’operato di Canonical e dei commenti critici di Mark Shuttleworth a coloro che si oppongono al nuovo Mir.
Per Canonical sembrano essere tempi non molto felici, dopo non aver raccolto i fondi per avviare il famoso e rivoluzionario Ubuntu Edge, diversi sviluppatori hanno avviato diverse discussioni riguardo l’operato di Canonical e lo sviluppo del proprio server grafico MIR.
Di recente Aaron Siego di KDE ha commentato il post di Shuttleworth sul proprio account di Google Plus invitando il fondatore di Canonical ad un dibattito pubblico, a due settimane dalla proposta non è arrivata nessuna risposta da parte di Shuttleworth. Il confronto sul web potrebbe calmare gli animi degli sviluppatori sopratutto dopo le polemiche avviate proprio dal fondatore di Canonical.
Di recente Aaron Siego di KDE ha commentato il post di Shuttleworth sul proprio account di Google Plus invitando il fondatore di Canonical ad un dibattito pubblico, a due settimane dalla proposta non è arrivata nessuna risposta da parte di Shuttleworth. Il confronto sul web potrebbe calmare gli animi degli sviluppatori sopratutto dopo le polemiche avviate proprio dal fondatore di Canonical.
Nel frattempo, Martin Gräßlin, il principale sviluppatore window manager KWin di KDE,con un recente post sul proprio account in Google Plus, ha espresso la sua frustrazione per le accuse avviate da Shuttleworth parlando di come queste cose facciano male all’intera comunità Linux.
Nel post Martin Gräßlin ha annunciato di voler abbandonare l’intera comunità Ubuntu e non voler interagire con nessun sviluppatore o comunità collegata alla distribuzione di Canonical, indicando anche che “From now on I will act as if Ubuntu doesn’t exist any more” in poche parole per Gräßlin Ubuntu è come se non esistesse più.
Nel post Martin Gräßlin ha annunciato di voler abbandonare l’intera comunità Ubuntu e non voler interagire con nessun sviluppatore o comunità collegata alla distribuzione di Canonical, indicando anche che “From now on I will act as if Ubuntu doesn’t exist any more” in poche parole per Gräßlin Ubuntu è come se non esistesse più.
Probabilmente Gräßlin tratterà solo correzioni di bug riguardanti Kubuntu, derivata ufficiale di Ubuntu non più sponsorizzata da Canonical ma da Blue Systems, mentre non avrà più contatti con nessun sviluppatore Canonical. Speriamo che la guerra tra KDE e Canonical si calmi e che finalmente Shuttleworth inizi a parlare altrimenti c’è il rischio che altri sviluppatori prendano esempio da Gräßlin.