Ubuntu e l'idea del supporto UEFI Secure Boot per 32 bit
Dagli sviluppatori Canonical è arrivata la proposta di includere il supporto per UEFI Secure Boot anche per la versione 32 bit di Ubuntu Linux.
L’arrivo di Windows 8 ha portato non solo polemiche da parte degli utenti ma anche da parte di aziende e sviluppatori Linux, visto che Microsoft ha chiesto a tutti i produttori di personal computer di attivare di default UEFI Secure Boot per ogni pc venduto con il nuovo Windows 8. UEFI Secure Boot è un sistema di sicurezza che verifica il sistema operativo all’avvio e ne permette l’avvio solo se questo dispone di una chiave di verifica integrata altrimenti non sarà possibile avviarlo. La soluzione per Linux arriva attaverso Shim, un piccolo loader (sviluppato da Matthew Garret di Red Hat) firmato con una chiave d’autentificazione che ci consente di caricare il Grub e quindi avviare la distribuzione da live e di installarla su pc con UEFI Secure Boot attivo. Attualmente solo la versione 64 Bit di Ubuntu include il supporto per UEFI Secure Boot, con una recente mailing list lo sviluppatore Phillip Susi ha proposto che il supporto venga esteso anche per la versione 32 bit a partire da Ubuntu 14.04 Trusty LTS.
Il supporto per UEFI Secure Boot in Ubuntu 32 bit consentirebbe l’installazione della distribuzione Linux in molti nuovi tablet e laptop dotati di processore Intel Atom Trail Bay il quale supporta distribuzioni 64 bit ma è in grado di supportare UEFI solo per sistemi 32 bit (per questo motivo viene preinstallato Microsoft Windows 8.1 32 Bit).
Con il supporto per UEFI per 32 bit potremo installare Ubuntu in dual boot ad esempio nel nuovo tablet / netbook ASUS Transformer Book T100 dispositivo che ha riscontrato moltissime vendite nel periodo natalizio e in molti altri device basati su processori Intel Atom Trail Bay. Staremo a vedere se Canonical accetterà o meno l’interessante proposta di Phillip Susi. – via