Il comune di Boston ha deciso di puntare su Google Apps abbandonando i servizi cloud forniti da Microsoft.
Sono ormai molti i comuni che hanno deciso di abbandonare Microsoft Office per passare alla suite per l’ufficio open source LibreOffice / Office.
La migrazione alla suite libera farà risparmiare molti soldi oltre a fornire stabilità e un’ottimo supporto anche per i formati proprietari di Microsoft. A lasciare Microsoft troviamo anche la città di Boston che da deciso di migrare ai servizi di Google Apps, ad annunciarlo è Bill Oates, CIO della Città di Boston, indicando che circa 76.000 utenti sono passati a cloud di BigG indicando che gran parte di questi utilizzava in precedenza i servizi mail di Microsoft Exchange.
La migrazione alla suite libera farà risparmiare molti soldi oltre a fornire stabilità e un’ottimo supporto anche per i formati proprietari di Microsoft. A lasciare Microsoft troviamo anche la città di Boston che da deciso di migrare ai servizi di Google Apps, ad annunciarlo è Bill Oates, CIO della Città di Boston, indicando che circa 76.000 utenti sono passati a cloud di BigG indicando che gran parte di questi utilizzava in precedenza i servizi mail di Microsoft Exchange.
La scelta di puntare su Google Apps arriva dopo una valutazione effettuata dalla commissione formata da membri dell’organizzazione IT cittadina che comprende anche la Polizia e le Scuole Pubbliche di Boston.
Dopo aver analizzato le 10 principali soluzioni cloud, la commissione ha scelto all’unanimità i servizi cloud forniti da Google abbandonando quindi Microsoft.
Dopo aver analizzato le 10 principali soluzioni cloud, la commissione ha scelto all’unanimità i servizi cloud forniti da Google abbandonando quindi Microsoft.
Nel 2014 potrebbero arrivare altre “batoste” per Microsoft a partire già dal prossimo aprile, dove molti utenti che utilizzano Windows XP potrebbero migrare in Linux Per paura di perdere nuovi utenti Microsoft sta iniziando a “svendere” i propri software ad esempio regalando MS Office ad oltre 35.000 istituiti e pensando di rilasciare “gratuitamente” Windows Phone.