Business Software Alliance paga 5000 dollari a chi denuncia un'azienda che usa software pirata
Business Software Alliance ha avviato una compagna contro l’utilizzo di software illegali pagando ben 5000 dollari a chi denuncia un’azienda che usa software pirata.
In tempo di crisi molte aziende hanno difficoltà non solo a pagare i propri dipendenti ma anche innovarsi e magari acquistare nuove licenze e software più aggiornati.
Una soluzione adottata da molti utenti ed aziende è quella di utilizzare software “pirata” rischiando però diverse sanzioni. Per incentivare l’uso di software legali sia open source o con regolare licenza ci pensa una nuova campagna avvita dalla Business Software Alliance, un’ associazione internazionale dedicata a contrastare la pirateria informatica. Business Software Alliance è disposta a pagare ben 5.000 dollari (circa 3600 Euro) per chi denuncia un’azienda che utilizza software illegali.
Una soluzione adottata da molti utenti ed aziende è quella di utilizzare software “pirata” rischiando però diverse sanzioni. Per incentivare l’uso di software legali sia open source o con regolare licenza ci pensa una nuova campagna avvita dalla Business Software Alliance, un’ associazione internazionale dedicata a contrastare la pirateria informatica. Business Software Alliance è disposta a pagare ben 5.000 dollari (circa 3600 Euro) per chi denuncia un’azienda che utilizza software illegali.
Se l’azienda “beccata” ad usare software pirata ha violato diverse licenze per un totale di 3 milioni di dollari o più il pagamento è dai 15.000$ ai 200.000$ (circa 150.000 Euro).
Attualmente la campagna riguarda esclusivamente i mercati statunitense, australiano, canadese e cinese ma potrebbe a breve anche approdare anche in Europa. Da notare che se la Campagna di Business Software Alliance arrivasse anche in Italia tra le prime aziende a venir denunciate troviamo anche molti enti pubblici che utilizzano (a volte senza saperlo) software illegali.
Attualmente la campagna riguarda esclusivamente i mercati statunitense, australiano, canadese e cinese ma potrebbe a breve anche approdare anche in Europa. Da notare che se la Campagna di Business Software Alliance arrivasse anche in Italia tra le prime aziende a venir denunciate troviamo anche molti enti pubblici che utilizzano (a volte senza saperlo) software illegali.
Una soluzione per evitare queste denunce è l’utilizzo di Linux e software open source, speriamo che questa campagna possa far avvicinare molte aziende all’utilizzo di software libero…
Ringrazio il nostro lettore duccio / ge+ per la segnalazione.