E attiva una nuova petizione per portare Linux e l’uso di software liberi come ad esempio LibreOffice in tutte le scuole Italiane.
Negli ultimi anni abbiamo segnalato come molti comuni e regioni italiane siano migrate a Linux e l’utilizzo di software liberi facendoci cosi risparmiare diversi soldi pubblici oltre a disporre un sistema operativo più stabile e soprattutto più sicuro. Ad incentivare la migrazione da software proprietari normalmente di Microsoft a Linux arriva anche la legge varata dal Governo Monti con la suddetta Circolare 63/2013 che indica come la Pubblica Amministrazione debba prendere in considerazione software open source. Ma purtroppo in Italia sono ancora molte le scuole che sperperano denaro pubblico in acquisto di pc e licenze per software proprietari, per questo motivo è nata una recente petizione denominata “Linux nelle scuole Italiane”.
La petizione “Linux nelle scuole Italiane” punta ad incentivare l’attuale governo Renzi, le alte cariche dello stato, affinché venga varata una legge che obblighi l’utilizzo di Linux e del software libero in tutte le scuole pubbliche italiane. Portare Linux e il software libero in tutte le scuole italiane farà risparmiare non solo molto soldi pubblici ma fornirà agli utenti un sistema operativo più stabile e sicuro e libero oltre a non aggravare le spese famigliari dato che gli alunni potranno utilizzare tranquillamente questi software anche a casa senza dover spendere una lira.
I soldi pubblici risparmiati potranno essere d’aiuto per restaurare la scuola italiana, con l’acquisto di libri, rifacimento dei locali, creare nuove scuole pubbliche ecc.
Ringrazio il nostro amico e lettore GasGas per la segnalazione.