Il Comune di Trieste ha avviato la migrazione da Microsoft Office ad Apache OpenOffice che consentirà di risparmiare circa 900 mila Euro in tre anni.
Stando all’Istat nel 2011 circa il 40% delle pubbliche istituzioni italiane utilizza software open source, percentuale in aumento visto che solo negli ultimi mesi sono già diversi i comuni che hanno deciso di passare al software libero come ad esempio il Comune di Trieste.
La migrazione riguarderà circa 1.800 utenti dei quali 1.340 hanno recentemente frequentato dei corsi di formazione organizzati dal TCD (Trieste città digitale) che consentirà cosi a non aver problemi dovuti alla nuova interfaccia grafica e funzionalità incluse in Apache OpenOffice, suite per l’ufficio open source scelta come alternativa a Microsoft Office.
La migrazione riguarderà circa 1.800 utenti dei quali 1.340 hanno recentemente frequentato dei corsi di formazione organizzati dal TCD (Trieste città digitale) che consentirà cosi a non aver problemi dovuti alla nuova interfaccia grafica e funzionalità incluse in Apache OpenOffice, suite per l’ufficio open source scelta come alternativa a Microsoft Office.
Per ogni utente la formazione (di 200 ore circa) è avvenuta direttamente dal proprio posto di lavoro dato che i corsi venivano eseguiti all’interno della rete civica, cosi da essere accessibili da qualsiasi pc. Il comune di Trieste fornirà ai propri dipendenti circa 3mila ore di “supporto” che consentiranno di poter risolvere eventuali problemi riguardanti il nuovo software libero.
Al termine della migrazione, rimarranno solo una decina di licenze di Microsoft, che servono principalmente per alcuni software proprietari non disponibili per Linux, e per consentire di salvare documenti nel formato proprietario da inviare ad enti che non abbiano ancora adottato soluzioni open source.
La migrazione da Microsoft Office ad Apache OpenOffice consentirà al Comune di Trieste di risparmiare circa 900.000 Euro in tre anni, soldi pubblici che possono essere utilizzati per migliorare altre infrastrutture, scuole ecc.
Per maggiori informazioni consiglio di consultare l’articolo dedicato dal portale del Piccole di Trieste.
Ringrazio il nostro lettore Tomoms per la segnalazione.