Martin Frink, direttore tecnologico dell’azienda ha commentato il nuovo progetto indicando che:
utilizziamo la stessa architettura ormai da decenni, il novanta percento di ciò che fanno i sistemi operativi e i processori rimescolare / spostare e operare dati tra differenti livelli di archiviazione
In The Machine non avremo più bisogno di HDD e SSD ma memristori ossia delle memorie in grado di essere veloci quanto le attuali memorie RAM in grado di archiviare grandi quantità di dati in pochissimo tempo. Secondo Frink:
tutto questo ci consentirà di gestire velocemente insiemi di dati di enormi dimensioni utilizzando meno energia, un server The Machine potrà gestire 160 petabyte di dati in 250 nanosecondi con una potenza di calcolo circa sei volte più potente di attuale server
Per il progetto The Machine, HP dice addio a Microsoft Windows, il futuro dei pc e server si chiama Linux, creando una nuova distribuzione completamente open source. Whitman ha commentato il progetto The Machine
immaginate di avere di fronte una dashboard in grado di visualizzare ogni aspetto delle vostre operazioni aziendali in tempo reale, oppure un medico che confronta i vostri sintomi e la genomica con ogni altro paziente nel mondo istantaneamente senza barriere linguistiche e violazioni della privacy
Lo sviluppo del nuovo progetto The Machine è iniziato ben due anni fa, ci vorranno comunque ancora diversi anni prima di toccare con mano un nuovo pc o server di nuova generazione.
Ringrazio il nostro lettore Ge+ per la segnalazione.