Google dovrà cambiare la policy di gestione dei dati
Il Garante della Privacy italiano ha chiesto a Google di cambiare le modalità in cui vengono gestiti i dati degli utenti.
A poche settimane dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che indica come l’utente possa chiedere a Google e altri motori di ricerca di rimuovere i propri dati sensibili, arriva una nuova “grana” giudiziaria per il colosso statunitense. Il Garante della Privacy chiesto a Google di rivedere le modalità con le quali vengono trattati i dati sensibili dei propri utenti.
Con le nuove regole (che saranno attive su tutti i vari servizi web di BigG come ad esempio Google+, YouTube, Gmail, Picasa, Google Maps ecc), l’azienda statunitense non potrà utilizzare i dati degli utenti per scopi di profilazione, sarà possibile farlo dopo il consenso da parte dell’utente.
Con le nuove regole (che saranno attive su tutti i vari servizi web di BigG come ad esempio Google+, YouTube, Gmail, Picasa, Google Maps ecc), l’azienda statunitense non potrà utilizzare i dati degli utenti per scopi di profilazione, sarà possibile farlo dopo il consenso da parte dell’utente.
Con la nuova “riforma” avviata dal Garante della Privacy italiano, gli utenti saranno più tutelati, le nuove regole inoltre dovranno indicare nel modo più chiaro possibile come vengono gestiti i dati sensibili degli utenti per fini commerciali. Google dovrà ridurre i tempi di attesa riguardanti alcune richieste come ad esempio la rimozione dell’account ecc.
Il colosso statunitense ha già risposto alla richiesta del Garante della Privacy indicando di aver accettato le varie richieste, entro settembre dovrebbero già arrivare le prime linee guida sulle nuove modalità per la gestione dei dati sensibili degli utenti.
Grazie al Garante della Privacy l’utente sarà finalmente più tutelato? oppure le aziende continueranno ad utilizzare i dati sensibili anche senza il nostro consenso per fini commerciali?