Crunchbang Waldorf...creiamo un repository locale
Il contenuto del repo era prevalentemente composto da pacchetti deb e tar.gz per le varie architetture, questi pacchetti si potevano prelevare dalla rete raggiungendo il server stesso utilizzando il percorso, index/pool/main, da cui bastava scaricare e installare.
Sarebbe interessante capire come aggiungere il server al proprio sources list, non essendo riuscito a capirlo ho creato nel mio PC un repository locale (visto il non elevato numero di pacchetti) e ho aggiunto al surces list il repo locale da cui prendere i pacchetti che mi possono servire ma soprattutto darmi la possibilità di reinstallarli tutte le volte che voglio se anche gli altri server cancelleranno il repo Waldorf.
Non ho scoperto nulla di nuovo, in rete esistono molti post che indicano come procedere, io ho verificato il corretto funzionamento della procedura e ne riporto qui i passaggi.
Mi rendo conto che questa non è una soluzione per una distribuzione che chiaramente è destinata a scomparire, la sua sopravvivenza è legata al mantenimento di Debian Wheezy, il repo è utile per gli esperimenti che appaiono sempre più spesso in rete e che cercano di fare l’upgrade di Waldorf a Debian Jessie (ne abbiamo parlato anche in questo Blog), i tentativi più o meno riusciti hanno necessita che il repo continui ad esistere.
Approfitto per segnalare un ulteriore via per avere Crunchbang ‘Jessie’ gia pronta, cercate in rete : waldorfsnapshots sul sito http://sourceforge.net, l’utente ‘tweaklinux’ ha messo a disposizione la sua versione di waldorf-jessie-amd64, pronta per l’installazione.
Per creare un repo locale iniziamo col creare una cartella nella nostra home (sposteremo in seguito il contenuto) che chiameremo ad es. debrepository (non ha nessuna importanza).
Creiamo una cartella ‘repository’ in /usr/local/ dando il comando nel terminale:
sudo mkdir /usr/local/repository
Dal sito mati75.eu scarichiamo tutti i pacchetti della nostra architettura dentro la cartella creata nella home debrepository.
Finito apriamo la stessa e apriamo nella cartella il terminale, diamo il comando:
sudo mv * .deb /usr/local/repository
Abbiamo un deposito di pacchetti deb, più o meno un server nel PC, dobbiamo ora fare in modo che Synaptic lo veda (in generale che lo veda il comando apt-get update).
Aggiungiamo l’indirizzo del nostro repo al sources list, col comando:
sudo geany /etc/apt/sources.list
(se non usate geany cambiate il comando tenendo conto del vostro editor)
In fondo alla lista aggiungete.
deb file:/usr/local/repository ./
Affinche il comando apt-get update possa leggere il repo che abbiamo creato dovremmo creare un file Packages.gz. Questo file può essere creato con uno script che verrà posizionato in /bin, lo script controlla i pacchetti presenti in /usr/local/repository e dopo averli controllati creerà il file in questione.
Apriamo il terminale e diamo il comando:
sudo geany /bin/update-repository
All’interno del file creato inseriamo il seguente codice:
#!/bin/bash cd /usr/local/repository dpkg-scanpackages ./dev/null | gzip -9c > Packages.gz
Diamo ora il comando:
sudo chmod u+x /bin/update-repository
con cui modificheremo i permessi del file in questione.
Ora daremo in un terminale il comando:
sudo update-repository && sudo apt-get update
Ora possiamo usare i pacchetti della cartella locale e con Synaptic installarli e verificare le relative dipendenze. Qui vedete Kazam (versione crunchbang) contenuto nel repo locale.
Un saluto a tutti Fausto.