Snap diventa universale
Gli sviluppatori di diverse distribuzioni Linux (ma anche numerose aziende) hanno annunciato la collaborazione per lo sviluppo di snap, il nuovo formato alternativo ai .deb sviluppato da casa Canonical che consente di avere un unico pacchetto binario in grado di funzionare perfettamente e in modo ‘sicuro‘ su qualsiasi desktop Linux, server cloud o altro dispositivo.
Fra i partner troviamo Dell, Samsung, The Linux Foundation, The Document Foundation, Krita, Mycroft, Horizon Computing, e gli sviluppatori che contribuiscono ad Arch, Debian, OpenWrt, Ubuntu e tutte le distribuzioni derivate.
Snaps funzionano ora nativamente su Arch, Debian, Fedora, Kubuntu, Lubuntu, Ubuntu GNOME, Ubuntu Kylin, Ubuntu MATE, Ubuntu Unity e Xubuntu. Sono attualmente in corso di validazione su CentOS, elementary, Gentoo, Mint, openSUSE, OpenWrt e RHEL e sono facili da attivare su altre distribuzioni Linux. Insieme queste distribuzioni rappresentano la stragrande maggioranza del mondo Linux sul desktop, server e cloud.
Questa innovazione è stata presa con grande entusiasmo dai produttori di applicazioni, in quanto comporta una tremenda semplificazione: pubblicare uno snap è incredibilmente più semplice che non gestire i pacchetti .deb.
Vi riporto alcune reazioni dei vendor di software, tutti entusiasti degli snap.
-“Noi vogliamo offrire ai nostri utenti affezionati a Firefox il meglio su ogni piattaforma, device e sistema operativo. Con l’introduzione degli snap un ottimizzazione più completa di firefox diventa finalmente possibile anche su Linux.”- queste le parole di Nick Nguyen, vice presidente di Mozilla.
“Mantenere i pacchetti .deb in una repo privata era complesso e occupava tantissimo tempo, gli snap, invece, sono facili da mantenere e distribuire.“- cosi’ si è pronunciato Boudewijn Rempt, project lead della Krita Foundation. Krita 3.0 è appena stato rilasciato sotto forma di snap e si aggiornerà automaticamente non appena una nuova versione diverrà disponibile.
“Pubblicare Mycroft come snap è un’ottimo modo per rendere la nostra tecnologia disponibile per molte distribuzioni Linux. La possibilità di aggiornare e rendere maggiormente sicuro un software con facilità è una cosa molto positiva. I nostri programmatori ora devono dedicare meno tempo nella gestione dei package formats e possono pertanto concentrarsi sulle nuove funzioni da implementare” cosi’ Joshua Montgomery CEO Mycroft.
-“Gli snaps sono un modo più veloce per distribuire software ad un numero elevato di utenti”– Matteo Croce di OpenWrt.
Ogni snap è ‘confinato’ grazie a meccanismi di sicurezza molto evoluti, esso riceve dal sistema solo i permessi strettamente necessari per la sua esecuzione. Gli utenti, inoltre, non devono compiere decisioni di sicurezza quando installano uno snap.
Insomma questa ‘rivoluzione snap‘ sembra avere più PRO che CONTRO anche se non tutti sono d’accordo.
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