Arduino, trovato l'accordo sulla proprietà del marchio
Sembra essersi rasserenato il cielo sopra Arduino, la scheda che ha rivoluzionato il mondo dei maker. Con una nota congiunta, infatti, i due “nemici” che si contendevano il marchio, ovvero Arduino LLC (Arduino.cc) e Arduino srl (Arduino.org), hanno ufficializzato l’accordo che mette fine alle divergenze degli ultimi mesi. Un accordo che sarà completato entro la fine di quest’anno, con la fondazione di una nuova “Arduino Holding” che diventerà il referente per la distribuzione di tutti i prodotti presenti e futuri.
Nascerà inoltre “Arduino Foundation”, fondazione noprofit dedicata all’evoluzione dell’ambiente di sviluppo IDE, “con l’intento di rafforzare il movimento open source e offrire supporto alle scuole, alla community e agli sviluppatori“.
Lo scontro
Arduino nasce alla scuola di design di Ivrea e i fondatori sono Massimo Banzi, David Cuartielles, David Mellis e Tom Igoe. Per produrre le schede Banzi sceglie la Smart Projects di Strambino, piccolo comune a sud di Ivrea. A capo di questa azienda c’è Gianluca Martino, che presto si trova in un duplice ruolo: oltre a essere partner industriale viene anche fatto entrare a pieno titolo tra i cofondatori. Gli accordi tra i 5 prevedono che ognuno abbia una quota del 20% di una partnership che nel 2008 diventerà l’americana Arduino Llc. In Italia, invece, è proprio la Smart Projects a registrare il marchio Arduino (e nasce Arduino Srl). Stando a quanto si apprende dalle carte giudiziarie depositate presso la Corte del Massachusetts, i soci vengono informati soltanto nel 2010 da Martino della registrazione fatta in Italia. E questo, secondo Arduino Llc, è in contrasto con gli accordi istitutivi: l’azienda aveva i diritti sul marchio e i produttori avrebbero pagato una royalty per l’utilizzo.
In sostanza esistono due aziende che si chiamano Arduino, hanno partecipazioni comuni e nonostante questo sono in causa. A queste corrispondono due siti fotocopia (l’affermato Arduino.cc e il neonato Arduino.org).
L’accordo.
L’accordo raggiunto pone dunque fine a una vicenda complessa. “L’accordo ci permette di iniziare un nuovo corso basato su un dialogo costruttivo e con nuove energie per l’innovazione nei campi dell’Istruzione, dell’IoT e nel mondo dei maker. La Arduino Foundation ci permetterà di valorizzare l’essenza della comunità di Arduino all’interno dell’ecosistema open source e rendere il nostro impegno verso l’open source ancora più forte. Questo è veramente un nuovo inizio per Arduino“, queste le parole di Massimo Banzi.
“Siamo entusiasti di aver risolto le questioni degli ultimi due anni, e il team sta lavorando insieme per continuare a offrire i migliori hardware e software open source” ha invece commentato Federico Musto, CEO e Presidente di Arduino Srl.
Maggiori dettagli sull’accordo saranno comunicati entro la fine dell’anno.
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