Canonical taglia posti di lavoro e chiude i progetti non redditizi
La compagnia è alla ricerca di una migliore efficienza.
Canonical sta cercando di riassestarsi alla ricerca di stabilità e solidità finanziaria. Dopo aver annunciato la fine di Unity e di fatto della convergenza Shuttleworth in un’intervista a The Register ha confermato il taglio del 50% dei posti di lavoro tra i dipendenti dedicati al progetto Unity. Il restante 50% verrà reindirizzato su altri progetti in essere.
Shuttleworth ha nuovamente confermato che Unity è stata abbandonata in quanto non profittevole, anzi era un meno assicurato a bilancio.
Le parole del fondatore di Ubuntu
“I tagli sono essenziali per rendere l’azienda più attraente agli investitori. Noi siamo un’azienda privata e abbiamo dei parametri da rispettare. Non potevamo essere competitivi sul mercato tirandoci dietro un progetto che non poteva portare alcun guadagno alla compagnia” queste le parole del fondatore di Ubuntu.
Il taglio dei posti di lavoro avverrà anche in altri settori dell’azienda e, parlando in percentuale, varierà tra il 30% e il 60% in alcuni dipartimenti. Canonical taglierà tutti quei progetti che non danno profitti.
Non è però tutto buio.
Canonical ha individuato i settori in cui investire e pertanto assumerà specialisti in sicurezza, cloud e IoT oppure sposterà alcuni dipendenti attualmente impiegati in altri progetti su queste aree specifiche.
Ricordiamo che l’anno scorso Canonical ha avuto una perdita operativa pari a 3.3 milioni di sterline.
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