Per votare per il referendum della Lombardia che si è svolto nel 2017 sono stati usati tablet Ubuntu-based che giacciono tuttora inutilizzati…
“È un investimento, non una spesa perché i tablet rimarranno in dotazione alle scuole come strumento didattico” aveva detto Roberto Maroni presentando le “voting machine”.
Qual è la situazione a oggi?
I tablet sono inutilizzati e inutilizzabili
Intanto non è corretto chiamarli tablet: “Sono voting machine, meglio chiamarle con il proprio nome. Non sono tablet e la conformazione è poco funzionale per gli alunni ma soprattutto il touchscreen è poco responsivo. Stiamo pensando a un utilizzo come registro elettronico per i professori, magari attaccando un mouse alla porta Usb…”, dice il dirigente scolastico Luciano Giorgi dell’Istituto comprensivo Erasmo da Rotterdam di Cisliano, uno dei 60 istituti (50 comprensivi e 10 scuole superiori) che hanno avuto in dotazione le prime 1500 macchine convertite per l’utilizzo scolastico.
“Il problema è soprattutto il touchscreen, bambini delle primarie hanno addirittura difficoltà a premere con sufficiente forza sullo schermo”. Lenti, goffi e pesanti. Con i loro 2kg di peso e le dimensioni di circa 25 cm per lato, “i tablet” di Maroni non sono certo oggettini portatili ma – ci scherza su Alfonso Iannice, vicepreside dell’Istituto comprensivo Buonarroti di Corsico – “alla fine non tutto il male vien per nuocere: sicuramente non ce li ruba nessuno ed è difficile per un bambino farli cadere. I veri problemi – continua Iannice – sono il touchscreen e il sistema operativo Ubuntu. Dobbiamo cercare programmi compatibili e non possiamo fare lezioni pratiche su Windows”.
Colpa di Ubuntu?
“Ubuntu non è proprio l’ideale per un processore Intel Atom Z8300 come quello presente nella voting-machine di Smartmatic” dice un ingegnere dell’UE specializzato su queste macchine. “Probabilmente lo scarso feedback tattile è dovuto anche al driver non ottimizzato, chi ha pianificato l’utilizzo di Ubuntu su una piattaforma del genere ha commesso un grosso errore“. Nelle specifiche tecniche della macchina, alla voce OS, si consigliano infatti Windows 10 x86 e Android 5.1.
Chissà se questi “tablet” saranno mai utilizzati a scopo didattico in Lombardia… Cosa ne pensate?
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