Canonical needs your data… per migliorare Ubuntu.
Will Cooke ha annunciato che l’azienda vuole implementare un meccanismo per salvare i dati degli utenti. L’obiettivo dichiarato è quello di andare a migliorare gli aspetti di Ubuntu ai quali gli utenti tengono di più.
Il team di sviluppo vuole migliorare l’esperienza utente e per farlo deve sapere che pc usano gli utenti (CPU, RAM, GPU, disco di sistema, vendor), le configurazioni di sistema, il flavor usato e la versione… insomma, un po’ di tutto.
In aggiunta, l’azienda vuole conoscere la vostra posizione, pur promettendo di non salvare gli indirizzi IP degli utenti.
Canonical vuole i dati degli utenti per migliorare Ubuntu
Le altre informazioni che Canonical medita di salvare riguardano il tempo di installazione, il disk-layout e i programmi che installate (third party software).
“Vogliamo che i nostri ingegneri si focalizzino su ciò che serve agli utenti. Pertanto ci servono diverse informazioni circa le configurazioni dei pc degli utenti e il modo in cui essi usano Ubuntu” queste le parole di Cooke, direttore della sezione Ubuntu desktop.
Canonical vuole implementare la cosa nell’installer attraverso una checkbox del tipo “Send diagnostics information to help improve Ubuntu“, che sarà abilitata di default. Sarà comunque possibile disabilitare quest’opzione al momento dell’installazione.
Canonical ha sottolineato che questi dati saranno spediti spediti ai server in modo sicuro (via HTTPS). Gli utenti avranno la facoltà di accedere ai dati salvati dall’azienda e ispezionarne il contenuto.
La compagnia aggiornerà la privacy-policy già a partire da Ubuntu 18.04 LTS (Bionic Beaver) che arriverà il prossimo April 26, 2018. Per ulteriori dettagli vi rimando all’annuncio ufficiale.
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