Ubuntu 18.04 sarà una release con molteplici novità e migliorie, ne abbiamo parlato a lungo qui su LFFL. Una novità riguarda i tempi di boot che saranno significativamente più rapidi del previsto grazie all’implementazione dell’algoritmo LZ4.
LZ4 è un algoritmo di compressione velocissimo che può comprimere ad una velocità di 300 MB/s per core, scalabile con CPU multi-core. Può decomprimere in modo estremamente veloce ad una velocità intorno ad 1GB/s per core, raggiungendo anche i limiti imposti dalla RAM su sistemi multi-core (questi dati sono riferiti a hardware di qualche anno fa).
Ubuntu 18.04: il boot sarà rapidissimo
La decompressione e la compressione sono significativamente migliori (ovvero più rapide, nell’ordine del 40%) rispetto a quelle ottenibili con l’ormai superato LZO.
Balint Reczey, di Canonical, ha recentemente proposto l’implementazione di LZ4 per la compressione dell’initramfs (initial ramdisk). Stando a test svolti su vecchi laptop Reczey parla di migliorie strepitose, l’estrazione dell’initramfs passa da 1.2 secondi a 0.24 secondi. La creazione stessa dell’initramfs ha ricevuto uno speed-up pari a 2-3 secondi calando quindi da 24 a 21-22 secondi.
Su Ubuntu 18.04 Bionic Beaver, atteso per il 26 Aprile, sarà già possibile usare l’algoritmo LZ4 ma non sarà abilitato di default. Essendo una LTS release gli sviluppatori ritengono opportuno favorire la stabilità. LZ4 sarà invece di default su Ubuntu 18.10, atteso per il mese di Ottobre 2018.
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