IBM Summit: il Supercomputer più potente al mondo Powered by Linux
Matteo Gatti12 Giugno 2018
IBM Summit è il nuovo Supercomputer più potente del mondo e gli USA possono nuovamente vantare questo primato. Il Summit ha più che raddoppiato la capacità di quello che veniva considerato il computer più potente del mondo, il cinese Sunway TaihuLight. Diamo un po’ di numeri.
L’IBM Summit, situato in un laboratorio nel Tennessee, è capace di eseguire l’esorbitante cifra di ben duecento quadrilioni di operazioni al secondo, 200 petaflops. Il sistema occupa una stanza di circa trecento metri quadri, con ben trentasettemila processori a catena e ventottomila co-processori grafici (Nvidia Tesla V100 ) montati a cascata. Il sistema ha ben 10 petabytes di RAM.
Per fare un paragone il Sunway Taihulight vanta ‘solo’ 93 petaflops. Il supercomputer è situato al National Supercomputing Center in Wuxi (Cina) e usa 40.960 mila chip, ognuno con 260 core integrati.
IBM Summit sarà usato per scopi scientifici
IBM ha impiegato circa 4 anni a preparare Summit. Jack Wells, responsabile scientifico dell’Oak Ridge Leadership Computing Facility (OLCF), si aspetta che la macchina sia pienamente operativa all’inizio del 2019.
“È il supercomputer per la scienza più potente e più grande del mondo“, ha affermato Wells. Si occuperò di machine learning, IA, fisica nucleare, sismologia e scienza del clima, che in genere partono da un modello e una serie di condizioni iniziali e arrivano a generare enormi volumi di dati sulla strada verso la soluzione.
Tutta questa potenza deve essere mossa da un sistema operativo versatile e sicuro e l’ORNL ha scelto Red Hat Enterprise Linux. Questa non è certo una novità visto che Linux muove i primi 500 super-pc più potenti del pianeta.
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