Microsoft ha annunciato il progeto Azure Sphere (AS) ad aprile 2018. Si tratta di un programma che ha come obiettivo la messa in sicurezza di 41.6 miliardi di dispositivi che, secondo alcune stime, nel 2025 costituiranno il cosiddetto mondo dell’IoT (Internet of Things). Dopo un lungo sviluppo e un’altrettanto lunga fase di testing la casa di Redmond ha annunciato in questi giorni la disponibilità di AS.
Già a partire dai prossimi giorni dunque i primi clienti potranno mettere le mani sul chip, che costa poco meno di 10$. L’acquisto del chip garantisce anche l’accesso a tutti gli aggiornamenti messi a disposizione dalla casa di Redmond. Per sviluppare applicazioni migliori per Sphere Microsoft consiglia, ovviamente, di utilizzare Visual Studio e i servizi di Microsoft Azure.
Viviamo in un mondo sempre più connesso. Microsoft si è impegnata per mettere a disposizione degli utenti una piattaforma sicura, semplice da utilizzare che consenta ai nostri clienti di costruire soluzioni smart.
queste le parole di Sam George Azure IoT CVP. George ha anche ricordato la crescita del 150% di Azure dal 2018 al 2019 che in un anno visto crescere di oltre 100 unità il numero di nuove funzioni messe a disposizione degli utenti.
Microsoft Azure Sphere
Per chi non lo sapesse, stiamo parlando di una piattaforma software-as-a-service (SaaS) di alto livello con funzionalità di comunicazione integrate per dispositivi IoT cross-industry. Il cuore del progetto è il sistema operativo Azure Sphere, un SO personalizzato basato su Linux e costruito dagli ingegneri di Microsoft, oltre ad Azure Sphere Security Service, un servizio di sicurezza basato su cloud.
Il sistema operativo Azure Sphere viene eseguito su chip certificati Azure Sphere e si connette al servizio di sicurezza Sphere di Azure ed è progettato per fornire una piattaforma per lo sviluppo di app IoT, incluse app di alto livello e real-time. È il primo sistema operativo che si basa su un kernel Linux e il secondo sistema operativo simile a Unix che Microsoft ha rilasciato pubblicamente, l’altro è Xenix vecchio di decenni e fuori produzione.
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