Canonical immune al covid-19
L’azienda ha pubblicato un aggiornamento della situazione confermando che lo sviluppo di Ubuntu e i relativi servizi di supporto open source non sono minimamente interessati dall’epidemia di coronavirus: tutto funziona normalmente grazie a una serie di misure prese per garantire la prosecuzione dello sviluppo.
Non solo Ubuntu: OpenStack, Kubernetes, Kafka, Elastic, Postgres e altri stack open source stanno funzionando perfettamente e a pieno ritmo.
Abbiamo abilitato i team che precedentemente lavoravano negli uffici – finanza, progettazione, vendite interne e abilitazione dei dispositivi – al lavoro da casa e abbiamo assegnato mentori a questi gruppi per gestire al meglio la transizione.
Canonical afferma che ora sta operando al 100% da remoto e può sostenere lo smart working indefinitamente. Non solo: alcuni dipendenti stavano già lavorando da remoto anche prima della pandemia. Canonical è un’azienda con dipendenti sparsi in tutto il mondo, vi basti sapere che i suoi ingegneri abitano ben 40 stati differenti.
Mark Shuttleworth, CEO di Canonical, ha aggiunto che la distribuzione degli aggiornamenti di sicurezza non dovrebbe essere influenzata dal coronavirus. Anche il supporto tecnico non avrà problemi proprio perchè il personale è distribuito su tutto il globo e pronto ad affrontare situazioni di understaffing.
Insomma Ubuntu 20.04 Focal Fossa non subirà ritardi: il rilascio resta in programma per aprile e tutto ciò che ruota attorno al mondo Canonical pare immune al coronavirus.
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