Alcune modifiche apportate ai driver Intel P-State, deputato alla gestione del frequency scaling e degli stati di potenza della CPU, dovrebbero portare migliorie in termini di performance grafiche ed efficienza. Gli sviluppatori del Team Blue, deputati alla scrittura di questi driver, hanno preparato ben 10 patch che consentono di ottimizzare l’efficienza nei carichi dove viene sfruttata la CPU e di conseguenza l’iGPU ha più risorse libere per l’elaborazione.
Le patch dovrebbero portare ad un incremento delle prestazioni grafiche pure pari al 15%. Le performance-per-watt dovrebbero crescere invece del 43%, questo dato è stato ottenuto effettuando dei test con il framework RAPL. Queste prove sono state effettuate con un sistema Ice Lake montato su un notebook Razer Blade Stealth. Blade Stealth 13 è un ultrabook dedicato al gaming che, nonostante le dimensioni ridotte (15mm di spessore e di 1,3kg di peso), garantisce prestazioni elevate grazie alla presenza dei processori Intel di 10a generazione e della scheda video NVIDIA GeForce GTX 1650.
Gli sviluppatori hanno cercato di migliorare l’efficienza consci del fatto che il power management è forse una delle principali differenze tra Linux e Windows, ciò emerge soprattutto in ambito gaming. Chiaramente, come confermato dalla stessa Intel, i risultati possono variare sostanzialmente da una piattaforma all’altra a seconda del TDP e del bilanciamento del carico tra CPU e GPU.
Per ulteriori dettagli su queste patch vi rimando al post pubblicato da Francisco Jerez qui.
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