Linux: le ultime sul kernel 5.6 e le parole di Torvalds sul coronavirus
Linus Torvalds ha rilasciato la settima e forse ultima release candidate del kernel Linux 5.6 aggiungendo due parole sull’andamento dello sviluppo in questa situazione di pandemia dovuta al coronavirus. Se Canonical ha confermato di aver attivato a tutti gli effetti lo smart working, garantendo la prosecuzione a pieno ritmo di tutti i servizi compreso lo sviluppo di Ubuntu, anche Torvalds ha confermato che per quanto riguarda il kernel non ci sono problemi.
Il mondo potrebbe attraversare tempi duri, ma, almeno finora, lo sviluppo del kernel procede normalmente.
queste le parole del padre del kernel pubblicate ieri sera mediante la solita mailing list.
Questa release è abbastanza tranquilla. Sarò ottimista e posso dirvi che siamo sulla buona strada e avremo una release senza particolari problemi. Tutti sono preoccupati per il discorso coronavirus ma non ho visto nulla di preoccupante per quanto riguarda lo sviluppo del kernel.
ha concluso Torvalds.
Linux 5.6: USB 4 e VPN Wireguard
Effettivamente dando uno sguardo al numero di messaggi pubblicati sul Linux Kernel Archive si può constatare che durante il mese di marzo i numeri rispecchiano quelli dei mesi precedenti. A marzo sono stati scritti circa 8’000 messaggi a settimana, più o meno gli stessi di ottobre 2019, quando il coronavirus ancora non esisteva.
Questa RC7 non ha niente di particolare e, come al solito, riguarda diversi aspetti del kernel: driver (gpu, mmc, staging, iio, usb, sound), VM fix, aggiornamenti per Arch e per la documentazione. La final relese dovrebbe vedere l’arrivo del supporto per l’USB 4, grazie al contributo di Intel che ha pubblicato ben 22 patch per un totale di circa quattromila righe di codice, e della VPN WireGuard.
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