Rilasciato systemd 245 con systemd-homed e systemd-repart
È stato rilasciato da pochi giorni systemd 245. La nuova versione del controverso demone, non amato da tutti gli utenti GNU/Linux, è ricca di feature che vanno a migliorare, e in alcuni casi a svecchiare, la gestione del sistema. Cerchiamo di fare un sunto di quelle che sono le caratteristiche più interessanti.
Systemd 245 introduce systemd-homed e systemd-repart
All’accensione del computer init è tradizionalmente il primo processo che il kernel avvia, dopo aver montato il filesystem contenente la directory radice. Può essere considerato un programma di inizializzazione, che a sua volta si occupa dell’avvio di tutti gli altri processi necessari per utilizzare il sistema. Tra le alternative ad init troviamo proprio systemd, originariamente creato da Leonard Poettering per RedHat.
La nuova funzionalità più acclamata di questa nuova versione è sicuramente systemd-homed. Questa, infatti, risolve alcuni problemi legati ai modi tradizionali di gestione della cartella /home. La cartella diventerà un singolo file e sarà quindi facilissimo effettuarne copie da utilizzare su dispositivi diversi, magari sincronizzandola dal cloud. Ora è possibile anche una gestione sicura della directory, grazie alla crittografia integrata. Supporta gli standard LUKS e fscrypt.
Altra novità è systemd-repart, che permette di ripartizionare le tabelle GPT in base alle esigenze. Ad esempio, se si ha a disposizione una piccola immagine di un sistema operativo, automaticamente al primo avvio sarà possibile ampliare il filesystem, per riempire tutto lo spazio della partizione non ancora utilizzato, funzione utilissima soprattutto in un ambiente cloud. Si possono solo aggiungere e ridimensionare le partizioni, non eliminarle o spostarle.
A partire da questa release userdb, systemd-userdb.service e userdbctl, permettono, insieme, di creare record di utenti e gruppi in un singolo file in formato Json.
Per dare uno sguardo a tutte le altre novità introdotte in Systemd 245 è possibile consultare il changelog ufficiale. I più temerari potranno sin da subito procedere al download di questa nuova versione, anche se è consigliabile aspettare il rilascio da parte della distribuzione di riferimento.
P.S: Per ulteriori dettagli vi rimando a questo video.
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