The Linux Mint project nelle vesti del solito Clement Lefebvre nella giornata di ieri ha pubblicato il report mensile riguardante marzo 2020 per aggiornare la community sullo stato di avanzamento dei lavori. Al centro del disorso, chiaramente, la prossima release del sistema operativo: Linux Mint 20.
Il codename di Mint è solitamente femminile e rispetta un ordine alfabetico sequenziale. Dopo la T di ‘Tara’ la lettera di questa release doveva essere la U. Lefebvre ha infatti rivelato che il codename di Linux Mint 20 sarà ‘Ulyana‘. Questa release della distro si baserà, ovviamente, su Ubuntu 20.04 LTS Focal Fossa al quale ho già dedicato diversi articoli in questi mesi. Sarà distribuito, al solito, in tre differenti edizioni: MATE, Xfce e Cinnamon. Si tratta di una LTS release e sarà quindi supportata fino al 2025.
Una prima importante differenza rispetto al passato è data dal fatto che Linux Mint 20 supporterà solo le architetture a 64-bit. Questa decisione è in linea con quanto fatto da diverse altre distribuzioni GNU/Linux. Chi ha un sistema datato non compatibile con i 64-bit deve rimanere su Linux Mint 19, che sarà supportato fino al 2023.
Un’altra grossa novità in arrivo con ‘Ulyana’ è il nuovo file transfer tool Warpinator. Si tratta di un tool utilizzabile dagli utenti GNU/Linux per il trasferimento di file tra computer collegati alla stessa rete LAN. L’app è stata scritta in Python dal team di sviluppo di Mint. Attraverso un’interfaccia grafica semplice ed intuitiva sarà infatti possibile condividere file sfruttando la rete LAN, in maniera sicura e veloce. L’idea di Warpinator arriva da Giver, che più di un lustro fa era integrato nel sistema operativo, fin quando il suo sviluppo non fu abbandonato. Migliorano anche le performance di Nemo, il file manager di default in Cinnamon.
Nel momento in cui scrivo non c’è una data di rilascio definitiva, ma non è una cosa inusuale. Mentre gli sviluppatori di Ubuntu hanno una tabella di marcia molto precisa, quelli di Mint solitamente rilasciano la distro quando la ritengono pronta. Ad ogni modo visto che Linux Mint 19 e 18 sono entrambi arrivati nel mese di giugno è altamente probabile che anche Mint 20 lo sia. Verso il mese di maggio dovrebbe arrivare la beta e quindi ne sapremo di più.
Novità anche per LMDE
LMDE è un progetto del team creatore di Linux Mint, nato per dare un’alternativa parallela alla versione ufficiale della loro distribuzione, per diventare indipendenti dalle sorti della versione desktop del sistema operativo di Canonical.
Lefebvre ha rivelato che LMDE 3 sarà in EOL (End of life) a partire dal primo luglio 2020. A partire da quella data i repositories simarranno attivi ma la distro non riceverà aggiornamenti o bug fixing. Se usate LMDE3 il consiglio è quello di passare al nuovo arrivato, LMDE 4. Qui trovate la procedura per aggiornare il sistema.
Lefebvre, in conclusione, ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno fatto una donazione in favore della foundation.
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