Gli sviluppatori di Ubuntu sono al lavoro per migliorare e facilitare l’uso del lettore di impronte digitali, o fingerprint scanner. Ormai (quasi) tutti i portatili in commercio sono dotati di un apposito dispositivo in grado di rilevare l’impronta digitale. Il lettore è solitamente costituito da un piccolo sensore situato vicino alla tastiera o allo schermo. La stragrande maggioranza degli utenti si sta abituando ad utilizzarlo al posto del PIN o della canonica password, anche grazie al suo avvento sugli smartphone.
La notizia che voglio darvi è che gli sviluppatori di Ubuntu stanno collaborando con il progetto libfprint per migliorare il supporto per i metodi di autenticazione biometrica nelle distribuzioni Linux basate su GNOME.
Ubuntu, migliora il Fingerprint Login
I primi risultati di questo lavoro congiunto saranno presto disponibili (attraverso un aggiornamento SRU) su Ubuntu 20.04 Focal Fossa. I dev hanno migliorato sia il backend che la UI consentendo ai vendors di supportare facilmente nuovi dispositivi biometrici e agli utenti di gestire al meglio le impronte registrate.
Molti dispositivi vengono ora forniti con i lettori di impronte digitali, e questo è diventato un modo naturale per sbloccare la user session.
queste le parole di Martin Wimpress, responsabile di Ubuntu desktop, in un post sul blog per mostrare le novità in arrivo su Ubuntu 20.04 LTS.
Wimpress ha poi aggiunto che
Il supporto Linux per i lettori di impronte digitali è stato generalmente scarso negli ultimi anni.
Chiaramente c’è già un supporto funzionante per tali lettori su GNOME Shell (e Ubuntu). Può essere attivato in Settings > Users.
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