Beaker Browser: il Web diventa peer-to-peer e decentralizzato
Non sono pochi i progetti che, nell’ultimo periodo, si dedicano alla decentralizzazione del web. Vi ho parlato, ad esempio, di Lbry valida alternativa a YouTube. Beaker Browser porta la pubblicazione peer-to-peer sul Web tramite il protocollo DAT. Il browser diventa uno strumento per la condivisione di siti, file, app e tanto altro.
Beaker Browser: power to the people
Il valore del Web deriva dalle persone che lo usano, tuttavia le nostre esperienze online, sono dettate da società i cui interessi si allineano raramente con i nostri. Questa frase riassume perfettamente i valori fondanti di questo progetto. Beaker nasce con l’obiettivo di decentralizzare il web, per renderlo un luogo in cui le persone possano connettersi e condividere direttamente le informazioni, invece che affidarsi ad un server centrale.
Un web decentralizzato ha un funzionamento molto simile a quello di BitTorrent. I file vengono sottoposti a seeding da più peer e questi peer condividono il carico. Ciò riduce la quantità di banda complessiva che una persona deve fornire per il proprio sito. Possiamo riassumere i principi di un p2p web come segue:
- tutti possono fungere da server;
- computer diversi possono hostare lo stesso sito;
- non c’è backend.
Per ottenere questo risultato, in aggiunta al protocollo HTTP, il browser supporta anche il DAT. Questo permette di indirizzare archivi di file con una chiave pubblica. Così facendo i file possono essere sincronizzati in modo sicuro e consultati su richiesta. Gli indirizzi saranno quindi del tipo:
dat://daebd63dccf0400f62956f566265669b4f19e6551012b2aaba5abf3f9927c76c
Questa è una pagina web che ho creato come esempio. Beaker, infatti, implementa tutto ciò che è necessario per la creazione ed il seeding dei propri contenuti. Quando si visita una pagina di questo tipo di default l’utente la condivide a sua volta, temporaneamente. È però possibile decidere di partecipare attivamente al seeding tramite l’apposito menu:
Se non si possiede un PC che funge da “muletto” risulta complesso lasciare il browser sempre attivo per il seeding dei propri contenuti. Converrà quindi affidarsi ad un servizio come Hashbase che vi fornirà un indirizzo come il seguente:
dat://alessandro.hashbase.io/
Per avere maggiori dettagli sul funzionamento di questo browser, vi rimando al sito ufficiale e alla pagina GitHub del progetto. Qui è disponibile il download dell’app per GNU/Linux, Windows e Mac. Sul pinguino è distribuito come .Appimage. Una volta scaricato il file basterà abilitarne l’esecuzione nei permessi, dal menu delle proprietà.
Seguiteci sul nostro canale Telegram, sulla nostra pagina Facebook e su Google News. Nel campo qui sotto è possibile commentare e creare spunti di discussione inerenti le tematiche trattate sul blog.