[Guida] MergerFS, come unire più volumi senza perdere i dati
In questo articolo vi ho parlato del sistema LVM. Nella mini guida di oggi rimaniamo in ambito storage, parlando di mergefs. Questo tool open source unisce logicamente più path insieme. Non effettua alcuno striping dei dati, e opera sul livello di filesystem.
MergerFS, cos’è e come funziona
mergerfs è un unificatore di filesystem. Il suo scopo è semplificare l’archiviazione e la gestione dei file, attraverso numerosi dispositivi di archiviazione. Permette cioè di unire più directory, che all’utente finale appariranno come un’unica locazione. La directory risultante conterrà tutti i file e le sottodirectory di quelle iniziali, ma sarà montata in un un unico punto nel filesystem. Sarà così più semplice l’accesso e la gestione dei contenuti. Nel caso in cui il software dovesse smettere di funzionare, basterà montare gli hard disk su un altra macchina per poter accedere di nuovo ai propri dati.
Il precedente screenshot spiega esattamente quello che andremo a fare. Dati due volumi A e B, creiamo il volume C, risultato dei precedenti. In quest’ultimo cartelle omonime conterranno la somma dei contenuti. Directory e file univoci continueranno a rimanere tali. Per installare questo tool possiamo recarci sulla pagina Github ufficiale. Oltre al codice sorgente, il software è distribuito in formato rpm o deb. Sono presenti anche le versioni compilate per l’architettura ARM.
Per seguire la fusione tra due filesystem, come nell’esempio riportato nel precedente screenshot, l’istruzione da eseguire è la seguente:
sudo mergerfs -o defaults,allow_other,use_ino,category.create=mfs,moveonenospc=true,minfreespace=1M /disk1:/disk2 /merged
- allow_other: consente agli utenti diversi da quello che ha eseguito il merging, di vedere il filesystem;
- use_ino: fa in modo che i mergerfs forniscano gli inode di file / directory;
- category.create=mfs distribuisce i file su tutte le unità in base allo spazio disponibile;
- moveonenospc=true se la scrittura non riesce, verrà eseguita una scansione alla ricerca dell’unità con lo spazio più libero.
Per avere una panoramica completa di tutte le opzioni disponibili, vi rimando alla pagina ufficiale del progetto open source.
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