L’ho già detto diverse volte e lo ripeto: il mondo dei telefoni Linux-based sta evolvendo molto velocemente anche se, chiaramente, è ancora molto indietro per essere un’alternativa credibile ad iOS e Android. Questa crescita non è solo una mia sensazione bensì viene confermata da dati importanti, ad esempio postamarketOS è da poco tempo compatibile con oltre 200 dispositivi tra smartphone e tablet, un risultato che ha dell’incredibile. Un pioniere di questo movimento è sicuramente Pine64. L’azienda ha svelato una nuova chicca che apre diversi scenari interessanti. I produttori del PinePhone hanno infatti sviluppato un Multi Bootloader tool, chiamato PineLoader. A svelarlo è stato uno sviluppatore che contribuisce a diversi sistemi operativi su Twitter.
PineLoader consente il boot di più sistemi operativi GNU/Linux sul device. Come sapete sono molti i team di sviluppo al lavoro su un sistema operativo Linux mobile, oltre a Ubuntu Touch è possibile installare sul PinePhone uno dei seguenti OS:
- PostMarketOS (con Phosh)
- KDE Neon (con Plasma Mobile)
- LuneOS
- Sailfish OS
- Huong Tram Linux
- Manjaro Linux
PineLoader per il PinePhone
Lo smartphone viene venduto senza un OS pre-installato di default a meno che decidiate di optare per l’Ubuntu Touch Edition.
La scelta del sistema operativo avviene attraverso i tasti VolumeUP e VolumeDown e la conferma attraverso il tasto Power. Questo perché nel menu non funziona il touch screen. Insomma uno smartphone da 150$ consentirà di provare più OS in parallelo senza particolari problemi.
Tutto sembra muoversi nella giusta direzione, quindi incrociamo le dita perché tutti questi progetti avanzino bene in modo che Linux riesca a ritagliarsi una fetta anche nel mondo mobile.
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