L’arrivo dell’attesissimo Linux tablet PineTab è ormai prossimo e si tratterà di uno dei primi tablet completamente Linux based al mondo. Un Linux tablet, per poter essere definito tale, necessita di un sistema operativo Linux e infatti a bordo troveremo Ubuntu Touch (a proposito, è da poco uscita l’OTA-12) come sul PinePhone. Dal punto di vista hardware a bordo sarà presente un processore Quad-Core ARM Cortex A53 a 64-Bit che viene usato anche nel SBC PINE A64. Le altre specifiche sono riassunte di seguito:
- 2GB LPDDR3 RAM
- 10″ MiPi 720p Capacitive LCD
- Bootable Micro SD Slot
- 64GB of eMMC
- HD Digital Video Out
- USB 2.0 A host
- Micro USB 2.0 OTG
- 2Mpx front-facing camera
- 5Mpx rear camera
- Optional M.2 slot
- Speakers and Microphone
- Volume rocker and ‘home’ button
- Magnetically attached keyboard (optional)
- 6000mAh battery
- 3.5″ Barrel Power (5V 3A) Port
- Multiple expansion boards for LTE, LoRa and SATA SSD
La tastiera e il trackpad opzionali consentono di trasformare il PineTab in un laptop portatile con funzionalità touchscreen. Oltre a Ubuntu Touch sarà possibile utilizzare numerose distribuzioni Linux principali, nonché BSD e Android. Il dispositivo non è ancora in vendita dal Pine Store ma lo sarà presto e il prezzo dovrebbe essere concorrenziale.
Linux tablet: nuovo video mostra il PineTab con Ubuntu Touch
Marius Gripsgard, a capo di UBports, ha condiviso un nuovo video in cui mostra Ubuntu Touch all’opera sul PineTab, il risultato è decisamente buono.
Unity8 sembra operare bene, l’interfaccia ha qualche lag e rallentamento ma sicuramente è un ottimo punto di partenza. Il resize delle finestre viene gestito correttamente e non manca il side stage sulla sinistra. Linux su un tablet è un qualcosa di nuovo e sicuramente interessante. I tablet Android non stanno avendo un gran successo al contrario degli iPad e gran parte di ciò dipende dalla qualità del software.
Quale sarebbe l’obiettivo di UBports con Ubuntu Touch? Garantire l’accesso con pochi click a una vasta suite di app open source (GIMP, LibreOffice, …) su un prodotto concepito per essere interamente open e che potrebbe affiancarsi al vostro laptop (con Ubuntu?) in modo da creare un’esperienza utente continuativa. Questa visione può avere successo solo nel momento in cui l’integrazione tra i device e il sistema operativo sarà di alto livello: gli utenti sono abituati a prodotti veloci, affidabili e semplici da utilizzare. Visto che i principali ostacoli sembrano essere superati il team di UBports deve ora concentrarsi sul miglioramento della user experience.
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