Ecco Linux 5.7: nuovo driver per exFAT, ottimizzato il governor della CPU
Linux 5.7 è ufficialmente disponibile. Cosa c’è di nuovo? Andiamo a ricapitolare le nuove funzionalità introdotte attraverso questo aggiornamento del kernel.
Abbiamo apportato molte modifiche come al solito anche se tutte le statistiche sembrano normali. Abbiamo registrato quasi 14 mila commit non-merge grazie al contributo di circa duemila sviluppatori.
queste le parole di Linus Torvalds nella consueta email LKML (Linux Kernel Mailing List).
Questa versione del kernel sarà presto parte integrante delle nuove build di Ubuntu 20.10 e forse sarà presente anche sulla final release attesa per ottobre. Più probabilmente però, a bordo di Groovy Gorilla troveremo Linux 5.8 il cui sviluppo inizia oggi. Anche Focal Fossa vedrà l’arrivo di Linux 5.7 attraverso l’aggiornamento dell’HWE con la seconda point release.
Linux 5.7
Una delle principali novità introdotte in Linux 5.7 è l’inclusione di un nuovo driver exFAT da parte di Samsung. Ciò offre la possibilità di leggere e scrivere immediatamente sul file system exFAT sviluppato da Microsoft e diffuso in un’ampia gamma di dispositivi (non tutti Windows-related). Vi avevo già parlato dell’arrivo di exFAT su Linux ma è solo con questa versione del kernel che le prestazioni sono veramente degne di nota. Il driver targato Samsung sostituisce una versione precedente, meno ottimizzata, fornita da Microsoft.
Linux 5.7 introduce un controllo più fine da parte del task scheduler. Anche con radiatori e ventole, le CPU possono surriscaldarsi. Quando ciò accade, il termoregolatore del kernel (anche detto governor) limita la frequenza massima della CPU per consentirne il raffreddamento. Una cattiva gestione di questa situazione da parte dello scheduler porta ad un peggioramento delle prestazioni. Recentemente, Thara Gopinath ha svolto alcune ricerche e ha pubblicato un set di patch per risolvere questo problema. La soluzione aggiunge un’interfaccia per informare lo scheduler sugli eventi termici in modo che possa assegnare meglio le attività e quindi migliorare le prestazioni complessive del sistema. Si tratta di un notevole cambiamento tecnico che porta fondamentalmente un vantaggio principale: migliori prestazioni in caso di surriscaldamento di una CPU.
Linux 5.7 è anche sinonimo di supporto per hardware next-gen. Mi riferisco, ad esempio, ai processori Intel Tiger Lake (gen 12) e ai Ryzen 400 ‘Renoir’. È inoltre presente il supporto del kernel per PineTab, PinePhone e PineBook Pro. Linux 5.7 vanta anche la compatibilità con il SoC RockChip RK3399 utilizzato nel PineBook e il chip AllWinner A64 utilizzato nel PinePhone.
Potenziato anhce il supporto per ARM con il Qualcomm Snapdragon 865, NXP i.MX8M Plus e il SoC Mediatek MT8516. Questo kernel aggiunge anche il supporto per l’avvio in “modalità mista” di EFI. Ciò consente l’avvio dei kernel x86 a 64 bit dal firmware a 32 bit in esecuzione su CPU che supportano un architettura a 64 bit.
Altre novità:
- Introdotto il supporto per Zstd nel file system F2FS;
- Supporto per i touchscreen Presonus Studio 1810c, MOTU MicroBook IIc, Goodix GT917S e GT9147;
- Supporto anche per la tastiera Logitech G11;
- Migliora il video decoding con Meson;
- Split lock detection;
- Supporto per la tecnologia Apple Fast Charge.
Come sempre, ci sono tantissime correzioni di bug, miglioramenti dal punto di vista della sicurezza, perfezionamento della rete e una gran quantità di piccole migliorie per tutti i file system. Potete scaricare Linux 5.7 da www.kernel.org
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