Fedora 32 è disponibile da quasi tre mesi e iniziano a emergere le prime novità riguardanti la prossima versione, Fedora 33. Ci sono infatti alcune modifiche sostanziali che rendono F33 una delle release più grosse da diverso tempo. Scopriamole insieme.
Fedora 33 sceglie Btrfs
Ve l’avevo preannunciato in questo articolo e alla fine la cosa è stata confermata. La proposta di avere Btrfs come filesystem predefinito su Fedora 33 è stata accettata. Tutte le versioni desktop avranno dunque Btrfs al posto di EXT4. Va ricordato che Btrfs era già utilizzabile con Fedora, ma non era la scelta predefinita. Quali sono i vantaggi di questo file system? Cerco di riassumerli in breve.
Btrfs supporta varie nuove funzionalità tra cui ottimizzazioni per i dischi SSD, supporto per la compressione trasparente, supporto nativo per RAID (0, 1, 5, 6 e 10), è meno incline alla corruzione dei dati, recovery semplice, migliore gestione in caso di spazio su disco insufficiente. Assicura una buona risposta del sistema anche in situazioni difficili, quando la memoria è completamente in uso e facilita la gestione di situazioni di storage complesse. Se volete saperne di più su Wikipedia ne vengono descritte tutte le funzionalità nel dettaglio.
Nano, text editor di default
A chiunque sarà capitato di dover modificare un file testuale al volo. Nano sarà il nuovo text editor di default in Fedora 33 e va a rimpiazzare Vi. Chiaramente se Nano non vi piacesse potrete rimpiazzarlo. Per farlo si può usare il seguente comando:
sudo update-alternatives --config editor
che vi mostra tutti i text editor installati sul sistema.
zRAM di default
Fedora 33 utilizzerà zRAM al posto della swap partition con l’obiettivo dichiarato di ottenere prestazioni superiori, soprattutto su computer con memoria insufficiente.
zRAM offre una migliore gestione della memoria rispetto al partizionamento SWAP perché crea un dispositivo a blocchi nella RAM che funge da unità disco virtuale ma viene compresso e archiviato in memoria anziché utilizzare la partizione di swap (che è più lenta). Ciò consente un rapido scambio di dati aumentando la quantità di memoria disponibile prima che il sistema inizi a scambiare con il disco.
Riassumendo: in condizioni di elevato workload, quindi con la RAM esaurita e il sistema che richiede memoria, al posto di usare la swap partition Fedora userà zRAM (solitamente si trova in /dev/zram0).
systemd-resolved
Gli sviluppatori credono molto nel concetto di standardizzazione, per ridurre le differenze tra le diverse distribuzioni Linux. Per questo Fedora 33 utilizzerà systemd-resolved di default. Questo servizio di sistema fornisce la risoluzione dei nomi di rete. In questa guida vi abbiamo spiegato come disabilitarlo per liberare la porta 53.
Hardening per ARM a 64-bit
Fedora 33 abilita il supporto per il level code Hardening su ARM v8.3 e ARM v8.5 per aumentare la sicurezza. Questa scelta dovrebbe rendere Fedora più robusto agli attacchi runtime.
GNOME 3.38 su Fedora 33
GNOME 3.38 sarà pronto per metà settembre, con migliorie lato performance e all’interfaccia grafica.
Di recente sono stati svelati i nuovi wallpaper: day, night e morning. Gli sviluppatori dovrebbero aggiungere anche le gesture per il touchpad.
Altre novità
Rapido elenco di novità minori:
- Fedora 33 userà i background animati, se lo vorrete lo sfondo del vostro desktop cambierà al variare dell’ora del giorno in modo automatico;
- Gli sviluppatori stanno discutendo la possibilità di abbandonare i BIOS legacy e usare solo quelli UEFI;
- Novità anche lato crittografia: saranno disabilitati i protocolli TLS 1.0 e TLS 1.1 e sarà introdotto l’hash SHA-1.
Inoltre a bordo troveremo tantissimi package aggiornati:
- Latest MinGW
- GNU Make 4.3
- Ruby on Rails 6.0
- Boost 1.73
- Golang 1.15
- glibc 2.32
- Java 11
- LLVM 11
- Node.js 14.x
- Perl 5.32
- Python 3.9, abbandono di Python 2.6 e 3.4
- RPM 4.16
Per ulteriori dettagli non ci resta che attendere la final release attesa per il mese di ottobre.
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