GNOME OS, lo sviluppo procede: disponibili le prime build
Avete mai sentito parlare di GNOME OS? Si tratta di una distribuzione nata nel 2013 dedicata al testing delle versioni bleeding-edge di GNOME. In questi sette anni però si sono allargati gli orizzonti, la distro è cresciuta e ad oggi è quasi un sistema operativo come gli altri: moderno e semplice da usare. Ciò è possibile grazie al lavoro di Codethink e di altri dev di GNOME.
Di GNOME OS se ne è parlato pochi giorni fa durante la GUADEC, conferenza dedicata a GNOME che si è tenuta online per colpa del Coronavirus. Uno dei talk è stato dedicato proprio a provare GNOME OS su hardware reale e non in VM. Il team di GNOME ha infatti reso disponibili le prime build da pochi giorni.
GNOME OS tecnicamente parlando
GNOME OS si basa su SystemD per l’avvio del BIOS UEFI mentre Wayland è il server grafico. Non c’è un gestore di pacchetti “tradizionale” come pacman o apt, ma grazie a Flatpak e a OSTree (per la gestione degli update) la disponibilità dei pacchetti è comunque buona. Al momento non c’è ancora un installer grafico (ma dovrebbe arrivare a breve) e funziona sia su architetture x86_64 che su ARM64 (quindi anche sulla Raspberry).
Le prime build
Come vi dicevo poc’anzi sono da poco tempo disponibili le prime build che, ovviamente, non garantiscono la stabilità di Fedora o Ubuntu. Se volete potete provarle in VM, magari con GNOME Boxes, o con qualunque software di virtualizzazione purché sia basato su libvirt, potete scaricarle da GitLab.
Se avete optato per GNOME Boxes dovete scompattare il file e poi lanciare l’immagine da terminale, mediante il seguente comando:
- virt-install –name GNOMEOS –boot uefi –video virtio –memory 2048 –import –disk disk.img
RIFERIMENTI:
- Avete un Pinebook Pro? Potete seguire le istruzioni di David Valentin per l’installazione su questo laptop;
- Volete saperne di più? Vi consiglio di dare uno sguardo alle slide mostrate da David durante la GUADEC;
- Ulteriori dettagli li trovate nella mailing list ufficiale.
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