Il nuovo servizio VPN di Mozilla è ufficialmente uscito dallo stato di beta ed è ora live. Con alcune limitazioni: non è ancora disponibile per Linux e per ora è attivo in soli sei Paesi (Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Nuova Zelanda, Singapore e Malesia). L’intenzione dell’azienda è quella di lanciare il servizio in diversi altri stati entro la fine del 2020. Speriamo anche in Italia.
Per noi fedeli utilizzatori del pinguino però c’è un altro problema: la VPN non è ancora compatibile con Linux ma solo con Windows, Android e iOS. La buona notizia è che il supporto per Linux è in arrivo. La società non ha condiviso una roadmap precisa ma ha affermato che “arriverà presto” su più dispositivi e piattaforme.
Mozilla VPN, perché usarla
I vantaggi dell’utilizzo di una VPN sono abbastanza noti a tutti: privacy, sicurezza, navigazione anonima e crittografia a livello di rete. L’infrastruttura di Mozilla VPN ad oggi si basa su 280 server dislocati in oltre 30 paesi: nessuna restrizione di banda e nessun tracciamento sulle attività effettuate. Si potranno collegare fino a 5 dispositivi contemporaneamente.
Di questo servizio se ne parla da tempo ed è arrivato addirittura in anticipo rispetto alla tabella di marcia. Probabilmente Mozilla intende sfruttare la situazione attuale, che vede molte persone connesse al web da casa in smart working (me compreso), per promuovere la sua VPN. Un altro incentivo è il prezzo di partenza, abbastanza abbordabile: 4.99$ al mese per avere praticamente tutte le feature offerte da servizi ben più costosi. Il servizio, che chiaramente non ho ancora potuto provare in prima persona, promette una navigazione velocissima.
La prima cosa che potresti notare quando installi Mozilla VPN è la velocità della tua esperienza di navigazione.
queste le parole di Mozilla.
I dati saranno protetti da protocollo WireGuard e la tecnologia alla base della VPN è assolutamente all’avanguardia. L’unico peccato? L’assenza di una versione gratuita con funzioni di base come in Opera.
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