DebConf20: Debian è un progetto solido ma necessita di un restyling
Durante la DebConf20, tenutasi completamente online per colpa del Covid-19, sono state affrontate alcune delle principali problematiche legate al mondo Debian. Leggendo attentamente, tra l’altro, si evince che molte delle considerazioni fatte sono vere anche per diversi altri progetti open source.
DebConf20: il progetto gode di ottima salute
L’annuale conferenza DebConf, dedicata al mondo di Debian GNU/Linux, è da poco giunta a conclusione e presto saranno resi disponibili anche tutti i video. Jonathan Carter, da poco eletto project leader, ha tenuto uno dei talk più interessanti. Nel suo intervento, dopo aver fatto il punto sullo stato attuale del sistema operativo, Jonathan ha sottolineato alcuni dei principali problemi che con il suo team dovrà affrontare negli anni a venire.
Per quanto riguarda le risorse economiche che permettono di sostenere il progetto, Debian sembra godere di un ottimo stato di salute. Il fondo cassa, tra l’altro, ha giovato dei recenti lockdown, in termini di minori spese da sostenere per l’organizzazione di viaggi e conferenze. Ciò ha permesso l’acquisto di due nuovi server marchiati Lenovo. Proprio parlando di Lenovo, si vocifera da tempo sulla possibilità che il produttore possa immettere sul mercato dei laptop con preinstallato proprio Debian GNU/Linux. Questa possibilità è sempre più concreta, sopratutto considerando gli ultimi annunci dell’azienda, ma sono da risolvere alcuni problemi di natura tecnica.
I problemi di Debian
Uno dei problemi storici di Debian, e di moltissimi altri progetti open source, è la pessima gestione della funzione legata al marketing. Questo, sia in termini di riconoscimento da parte dei media, che dal punto di vista della vendibilità del prodotto. Servirebbe, infatti, una bella svecchiata al sistema operativo, che in termini di riconoscimento del marchio non brilla rispetto, ad esempio, ad Ubuntu.
Durante la conferenza è stato affrontato anche il tema della diversità. Jonhatan in particolare evidenzia la scarsa rappresentanza, all’interno del progetto, di molte aree geografiche. Secondo il project leader, inoltre, non c’è stata una risposta abbastanza immediata e coerente, da parte del team di Debian, al movimento Black Lives Matter ed alle recenti vicende di cronaca statunitensi.
Per visionare tutte le slide di questo talk della DebConf, vi rimando all’apposita pagina che è accessibile tramite questo link.
*Image credit: CC-BY-SA-4.0, Free Software Foundation Europe (FSFE).
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