LibreOffice, lettera aperta ad Apache OpenOffice per fondere i progetti
In occasione della ricorrenza dei vent’anni dal rilascio del codice di OpenOffice, The Document Foundation, casa madre di LibreOffice, ha pubblicato questo comunicato rivolgendosi ad Apache OpenOffice. L’oggetto della lettera è il futuro di entrambi i progetti.
LibreOffice ed OpenOffice: una proposta per il bene degli utenti
LibreOffice nasce come fork di OpenOffice.org, a seguito dell’acquisizione di Sun Microsystem da parte di Oracle. Alcuni sviluppatori della comunità di OpenOffice.org, infatti, si preoccuparono che Oracle potesse porre fine alla natura open source della suite per l’ufficio. Così nel settembre 2010 diedero vita ad un nuovo gruppo, The Document Foundation. Chiesero ad Oracle di donare il marchio OpenOffice.org e di prendere parte all’iniziativa. Le trattative, purtroppo, non ebbero esiti positivi e, pochi mesi dopo, Oracle arrestò lo sviluppo commerciale di OpenOffice.org, donando il progetto alla Apache Software Foundation.
Il problema principale che ha spinto gli sviluppatori di LibreOffice a pubblicare questa lettera, è che dal 2014 Apache OpenOffice non ha avuto alcuna major release. Lo sviluppo della suite da parte di Apache è in una fase di stallo. Condizione ancora più problematica se si considera che ci sono stati problemi anche con il rilascio tempestivo degli aggiornamenti di sicurezza. Nello stesso periodo temporale, invece, LibreOffice ha avuto 13 major release, e moltissimi aggiornamenti minori.
The Document Foundation è quindi stata in grado di creare una comunità estremamente attiva, e al contempo di mantenere la suite per l’ufficio al passo con i tempi. Molti utenti, tuttavia, ancora non conoscono l’esistenza di LibreOffice. Il marchio OpenOffice, infatti, è ancora molto forte, nonostante l’assenza di release significative da oltre sei anni.
Nell’appello si chiede di fondere i due progetti, potendo così perseguire insieme l’obiettivo comune di fornire, a quanti più utenti possibile, strumenti di produttività potenti, aggiornati e con un’ottima manutenzione.
Let’s work together on that!
Così si chiude la lettera della TDF. Verrà ascoltata?
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