A seguito di una richiesta ricevuta dall’Associazione Americana dell’Industria Discografica, gli amministratori di GitHub hanno disabilitato il repository di youtube-dl. Questo tool open source, infatti, permetteva il downlaod dei contenuti multimediali da YouTube e siti simili. GitHub è stata acquistata nel 2018 da Microsoft.
Youtube-dl e la presunzione di colpevolezza
Provando a visitare la pagina ufficiale di youtube-dl su GitHub, o dei relativi fork, si viene reindirizzati alla pagina che potete visualizzare nel prossimo screenshot. Il portale per l’hosting del codice, infatti, ne ha disabilitato il repository. La decisione è stata presa a seguito della richiesta della RIAA. Le motivazioni dell’associazione statunitense, sono così riassumibili:
Il chiaro scopo di youtube-dl è aggirare le misure di protezione tecnologica utilizzate dai servizi di streaming autorizzati come YouTube, oltre a riprodurre e distribuire video musicali e registrazioni audio di proprietà delle nostre società associate senza autorizzazione per tale uso.
La lettera che invita GitHub a prendere gli opportuni provvedimenti, tra l’altro, evidenzia anche la presenza, nel repository di youtube-dl, di un esempio su come poter scaricare materiale protetto da copyright. La fonte legale, che ha reso possibile la censura, è il DMCA ovvero Digital Millennium Copyright Act. Questo, infatti, rende possibile l’invio alla società di hosting, da parte del proprietario del contenuto anche solo ipoteticamente oggetto di violazione, di un avviso di rimozione dello strumento.
Una decisione opinabile
La decisione di GitHub, tuttavia, risulta controversa. Nella lettera di avviso la RIAA stessa evidenzia soltanto come Youtube-dl permetta, teoricamente, il compimento di un atto illecito. Il tool, infatti, non fornisce contenuti protetti da copyright direttamente agli utenti. Youtube-dl, così come i programmi per il download di file .torrent, non sono di per sé illegali. Questo genere di tool, inoltre, risulta fondamentale nelle zone del mondo in cui risulta limitata la possibilità di accedere ad internet. Questo tipo di utenza, infatti, preferisce scaricare i contenuti piuttosto che fruirne in streaming. Pensate, ad esempio, ai video di natura educativa, magari rilasciati con licenza CC.
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