Ecco Redox OS 0.6.0, la distro Rust-based presenta RMM e sceglie TOML
Dopo oltre un anno e mezzo di sviluppo, è stata rilasciata una nuova versione del sistema operativo Redox. Redox OS 0.6.0 introduce correzioni di bug, veri miglioramenti e nuove funzionalità. Essendo la prima volta che ve ne parlo qui su LFFL mi sembra doverosa una piccola introduzione.
Cos’è Redox OS?
Per chi non lo sapesse, Redox è un sistema operativo Unix-like completo, basato su micro-kernel, scritto completamente in Rust. L’obiettivo degli sviluppatori è sfruttare le peculiarità di questo linguaggio per creare un sistema operativo più moderno e sicuro. Redox non è solo un kernel, è un sistema operativo vero e proprio, che fornisce pacchetti, ha un file system, un display manager e tutte le utility di base. Può essere paragonato all’ecosistema GNU o BSD. Si ispira a kernel e OS quali Sel4, MINIX, Plan 9 e BSD.
Redox OS 0.6.0
Veniamo alle novità. Redox OS 0.6.0 include un kernel memory manager riscritto ex-novo, si chiama Redox Memory Management (RMM). Il nuovo gestore della memoria elimina i memory leaks e introduce un miglior supporto per CPU multi-core. Presentato un nuovo formato di archiviazione dei pacchetti chiamato Pkgar (Package Archive), che crea ed estrae raccolte di file più velocemente rispetto al formato tar.
Il sistema di compilazione pagina Gitlab è stato rivisto e ora utilizza il formato di file TOML al posto degli script della shell. Diversi pacchetti hanno già subito il porting. Migliorie anche per Relibc, una libreria standard POSIX C scritta in Rust.
Altre novità:
- Aggiornato il file system alla versione 0.4.3
- Ridisegnata la macro
asm
- Il debug dei programmi può essere portato a termine anche usando GDB (GNU debugger)
- Redox kernel 0.6.0
Per ulteriori dettagli su Redox potete dare uno sguardo al changelog e alla pagina Gitlab ufficiale. Le immagini del sistema possono essere scaricate da qui mentre qui potete fare una compare del codice tra questa versione e la precedente (0.5.0).
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